Buon 22 marzo con BSILENT!

Oggi, 22 marzo, si celebra la giornata mondiale dell’acqua. Siamo oramai ben consapevoli di quale importanza abbia l’acqua come risorsa naturale. Il suo spreco o il suo non corretto utilizzo, sono quindi comportamenti da evitare e abbandonare. Pensiamo, per esempio, alla nostra convivenza all’interno delle abitazioni. È statisticamente dimostrato, che mediamente ogni italiano consumi tra i 100 ed i 150 litri di acqua al giorno. Di questi quasi il 50% vengono “sprecati” utilizzando le cassette di scarico wc. Il progetto condotto da Bampi intorno alla cassetta di risciacquo BSILENT unisce l’obiettivo della sostenibilità ambientale alla massima percezione di comfort dell’utente.

Devi sapere cos’è e come funziona. E quando lo sai, gli attribuisci il giusto ruolo e valore!

La funzione di risciacquo del vaso wc ha raggiunto molteplici finalità; non solo la tradizionale sanificazione della tazza, con il relativo risparmio idrico, ma tutta una serie di plus che rendono il vaso wc un sanitario di primaria importanza per comfort, design, funzionalità e impatto sul benessere all’interno del bagno. BSILENT di Bampi risponde a questa filosofia. Silenziosa, confortevole, eco-sostenibile, stilosa: la cassetta di scarico ad incasso BSILENT offre la più ampia opzione tecnologica oggi disponibile sul mercato.

Puoi permetterti di dormire sonni tranquilli, anche se al di là della parete c’è una cassetta di risciacquo wc?

Te lo sarai chiesto quando il bagno confina con la camera da letto?! Ecco perché la cassetta di risciacquo wc non è materia esclusiva dell’idraulico. Altresì non può considerarsi solo una scelta tecnica o di arredo dell’Architetto. Il coinvolgimento dell’utente nella decisione del prodotto da installare, nel caso della casetta wc, è determinante. Dietro tale scelta ci deve essere l’assoluta consapevolezza in tema di: sostenibilità ambientale, isolamento acustico, design, salubrità, igiene, funzionalità, manutenzione e affidabilità.

Dimostrare con i dati la qualità del prodotto e la sua innovazione tecnologica

La protezione dal rumore, non è solo un diritto alla salute, ma è anche un principio tutelato dalla Legge Italiana. I requisiti acustici passivi negli edifici sono sanciti dal D.P.C.M. 5/12/1997 e riguardo agli impianti di scarico (tra i quali appunto la cassetta wc) vi è una soglia di rumore che non può oltrepassare i 35 dB (LAS max). Tale requisito acustico va assolutamente rispettato, sia nella costruzione di un nuovo edificio, sia in una ristrutturazione edilizia nella quale si interviene sugli impianti di scarico (colonne, collettori, diramazioni, cassette ad incasso wc). Il livello d’insonorizzazione di BSILENT viene garantito da test eseguiti in accordo alla UNI 8199 in condizioni ambientali reali e facilmente comparabili, con la supervisione di tecnici terzi abilitati in acustica. L’utente finale, quindi, con BSILENT avrà nel proprio bagno un sistema di risciacquo wc conforme al requisito acustico. I rilievi fonometrici in opera hanno dimostrato il comportamento della cassetta wc BSILENT in due specifiche condizioni d’installazione: incassata in una parete di forati intonacata e all’interno di una struttura leggera con tamponamento composto da lastre in cartongesso. L’attenzione di tecnici e ingegneri incaricati nell’esecuzione di questi test acustici si è soffermata sulla rumorosità rilevata durante la fase di carico idraulico della cassetta wc.   

Il collare di ancoraggio è un elemento molto importante!

Il collare di fissaggio ha una funzione importante, non solo come sostegno meccanico di una colonna di scarico, ma assume rilevanza nei valori di trasmittanza acustica durante la fase di scarico dei reflui. Quando, infatti, la colonna di scarico transita all’interno di un cavedio l’oggetto che la sostiene è il collare fissato ad un elemento strutturale dell’edificio. Oltre al peso sostenuto e alla distanza prevista da un collare all’altro (1 ogni 10 volte il diametro del tubo), il ruolo di questo oggetto può avere una rilevanza fondamentale sotto il profilo acustico.

Quando il rumore passa tutto da un ponte

Chi tratta argomenti sull’isolamento, sa benissimo quanto sia delicato un “ponte” termico o acustico. Si tratta di un nodo delicato dal quale, se non perfettamente curato, può transitare dell’energia (sonora o termica) che si trasferisce da un ambiente all’altro producendo una situazione di discomfort. Nel caso del collare di ancoraggio della colonna di scarico, parliamo di “ponte acustico” in quanto tutto il rumore provocato durante lo scarico dei reflui (sia nella sua componente solida, sia nella componente aerea) può transitare tramite il punto di fissaggio del collare alla parete provocando una trasmissione di rumore solido, e altresì all’interno del volume del cavedio si può generare un rumore aereo che si riflette in questo spazio propagandosi poi agli ambienti abitativi.

Materiali, forma e consistenza determinano la qualità di un collare di fissaggio

In acustica l’elasticità di un materiale assume un ruolo determinante quando tale caratteristica ha il compito di dissipare l’energia sonora. Per questo nel caso di un collare di ancoraggio di una tubazione di scarico è fondamentale poter contare su un elemento flessibile che, interposto tra elementi rigidi, si comporti come una “molla”, una sorta di “cuscinetto” in grado di ostacolare il passaggio di rumore. Da questo principio si è partiti nel concepire e realizzare il collare di fissaggio POLO-CLIP HS. Un prodotto unico nel suo genere, per forma, materiali, e caratteristiche. Si tratta di un collare speciale che permette di sostenere tubazioni nei diametri da 75, 90 e 110 millimetri con una modalità di serraggio assolutamente rapida e sicura senza l’ausilio di alcun attrezzo. Il “bracciale” risulta particolarmente alto ed è realizzato in Polipropilene altamente resistente, mentre la superficie interna che va a contatto con la tubazione è realizzata in gomma con un design ad “alette” che ne favorisce l’elasticità in appoggio alla tubazione. Per ottenere un lavoro a regola d’arte, ogni collare di sostegno della colonna di scarico va posizionato ad una distanza di 10 volte il diametro del tubo.

Bagno appena rinnovato e percepisco cattivi odori, perché?

Dopo tanti soldi spesi nella ristrrutturazione e le molte aspetattive, succede di ritrovarsi a sentire acttivi odoiri pervenire dalla doccia, dal lavandino, dalla tazza wc. Perchè? Se ancora torniamo a parlare di cattivi odori percepiti negli ambienti domestici, significa che si fanno errori nel dimensionamento o nella posa degli impianti di scarico. L’aerazione del sistema di scarico, infatti, riguarda gli scarichi idrici in gravità che attraversano solai e pareti dell’edificio. Durante il loro deflusso, si vengono a determinare delle pressioni positive e negative d’aria che, se non opportunamente controllate, possono creare problemi sui sifoni degli apparecchi sanitari. L’impiego di valvole di aerazione come BAMVENT-50 e BAMVENT-110 è necessario in tutte quelle situazioni ove le pressioni e depressioni d’aria debbono essere mantenute equilibrate. Non sempre però si può trovare un corretto alloggiamento di queste valvole e le scatole per incasso a parete ci vengono in aiuto. Potete approfondire il tema della ventilazione dei sistemi di scarico scaricando il nostro Manuale Tecnico.

installazione incassata valvola bamvent
La soluzione ideale per “nascondere” la valvola di aerazione

 

Quando la colonna di scarico transita incassata a parete, per l’installazione della valvola di aerazione BAMVENT-110 è necessario creare un apposito vano di alloggiamento. Anche per un eventuale incasso a parete di valvola di aerazione BAMVENT-50 allacciata alla diramazione di scarico (soprattutto all’interno di appartamenti) si rende necessario realizzare un vano per consentire il corretto afflusso di aria. Per queste evenienze tecniche, la soluzione più utile, pratica e affidabile, è l’utilizzo di scatole per l’incasso già predisposte per l’alloggiamento di valvole di aerazione con placca di copertura / ispezione collocabile verso l’interno o verso l’esterno dell’edificio.

cat scatola incasso bamvent
Perché la “presa d’aria” può stare all’interno dell’abitazione?

Quando le scatole ad incasso per valvole BAMVENT-110 o BAMVENT-50 vengono installate con la placca per la presa d’aria rivolta verso l’interno dell’edificio, taluni storcono il naso e si spaventano. Il timore è comprensibile se non si conosce come funziona la valvola di aerazione e quali rigide prescrizioni prevede la normativa tecnica che ne regolamenta il loro impiego. La UNI EN 12380:2004 indica le prescrizioni tecniche con le quali deve essere prodotta e deve funzionare una valvola di aerazione per poter essere installata all’interno delle abitazioni. La norma tecnica UNI EN 12056-2:2001, invece, detta le condizioni e le modalità con le quali si può progettare e posare un sistema di scarico che prevede una ventilazione garantita da valvole di aerazione come BAMVENT-110 o BAMVENT-50. Tutto questo per ricordare che le valvole funzionano con un principio di apertura (quindi di apporto d’aria) soltanto al momento dell’effetto depressivo venutosi a creare nell’impianto al momento dello scarico dei reflui. Quando invece non c’è scarico idrico e le valvole sono in situazione di “riposo” le membrane al loro interno non permettono alcuna fuoriuscita di odori tramite un’azione di chiusura ermetica sicura e affidabile nel tempo.

Parte il 23 febbraio dallo stadio San Siro di Milano il “Bampi in Tour” della formazione

Grazie alla storica collaborazione tra Bampi e INFOPROGETTO (Società milanese specializzata in attività di formazione e provider accreditato presso tutti gli Ordini Professionali Nazionali) è stato concepito un fitto calendario di eventi formativi esteso a tutto il territoorio italiano. Ciò che rende speciale questo calendario, non è solo il format e i contenuti presentati da nomi importanti dell’archeitettura, del design e dell’ingegneria. La cosa che rende unico l’evento, sono le sedi particolari e uniche che lo ospiteranno. Si parte venerdì 23 febbraio 2024 dallo Stadio San Siro di Milano!

NON MANCATE!

La partecipazione agli eventi INFOPROGETTO sostenuti e condotti da Bampi S.p.A. è del tutto GRATUITA e permette l’ottenimento di 6 CFP (Crediti Formativi Professionali) rilasciati dagli Ordini e dai Collegi di appartenenza. A seconda del tema trattato e della sede ospitante, gli eventi saranno rivolti ad Architetti, Ingegneri, Geometri e Periti. Restate sempre aggiornati seguendo la pagina CALENDARIO del nostro sito web.

COME ISCRIVERSI

La partecipazione agli eventi organizzati da INFOPROGETTO con il sostegno di Bampi S.p.A. viene registrata e confermata ESCLUSIVAMENTE tramite l’apposita pagina dedicata pubblicata sul sito di INFOPROGETTO

Sotto l’albero prezzi Bampi più convenienti

L’arrivo delle festività natalizie è stato anticipato dalla Riunione Commerciale di  tutta la Forza Vendite Bampi, tenutasi a Lonato del Garda tra il 30 novembre e l’1 dicembre 2023. In questa piacevole occasione, in un clima festoso, l’azienda ha presentato i risultati dell’anno, nonchè lanciato i propositi per il 2024 accompagnati dall’uscita del nuovo Catalogo Listino Prezzi 01/2024. Si tratta di un documento fondamentale per la forza vendite, tanto atteso dalla clientela e molto apprezzato dagli operatori professionali per le molteplici informazioni tecniche che contiene. Sotto il profilo dei prezzi che, ricordiamo, entrano in vigore dal primo gennaio 2024, si può registrare una generale riduzione a vantaggio della clientela. Tutto il gruppo commerciale e tecnico riunitosi insieme al Consiglio di Amministrazione della Bampi S.p.A. augurano a tutti BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO.

Premiati venditori e agenzie che si sono distinte nel 2023

A conclusione dei lavori del tradizionale Meeting Aziendale, venerdì 1 dicembre 2023 all’interno dell’Academy Bampi Center, alla presenza di Riccardo, Antonella e Paolo Bampi (Membri del CdA di Bampi S.p.A.) e davanti a tutte le agenzie di rappresentanza in Italia e a tutti i collaboratori, sono stati premiati alcuni venditori. Simbolicamente rappresentato da una targa, ad ognuno è stato dedicato un momento di omaggio e meritata celebrazione. Di seguito riportiamo le fotografie dei premiati con le motivazioni di merito.

C’è una puzza strana in casa? Ecco come risolvere il problema.

Spesso, in maniera impropria, si attribuisce il ritorno di cattivi in odori nell’ambiente domestico, alle condizioni meteorologiche e al sovraccarico della rete fognaria pubblica. In realtà questi problemi sono determinati da una non corretta o insufficiente areazione del sistema di scarico. L’aerazione (o detta ventilazione) del sistema di scarico, infatti, riguarda gli scarichi idrici in gravità che attraversano solai e pareti dell’edificio. Durante il loro deflusso, si vengono a determinare delle pressioni positive e negative d’aria che, se non opportunamente controllate, possono creare problemi sui sifoni degli apparecchi sanitari. Cosa significa “problemi sui sifoni”? Vuol dire che gli effetti depressivi all’interno dell’impianto di scarico possono svuotare l’acqua contenuta nei sifoni “assolutamente necessaria” alla salvaguardia idraulica. Tali livelli d’acqua all’interno dei sifoni sono l’ostacolo al ritorno di cattivi odori negli ambienti domestici.

Se si svuotano i sifoni cosa possiamo fare?

Se l’aria necessaria a colmare la depressione durante lo scarico, provoca il classico effetto gorgoglio nel sifone, significa che dobbiamo intervenire con l’ausilio di un apparecchio denominato “Valvola di aerazione”. L’impiego di valvole di aerazione come BAMVENT-50 e BAMVENT-110 è necessario in tutte quelle situazioni ove le pressioni e depressioni d’aria debbono essere mantenute equilibrate. Non sempre però si può trovare un corretto alloggiamento di queste valvole e le scatole per incasso a parete ci vengono in aiuto. Potete approfondire il tema della ventilazione dei sistemi di scarico scaricando il nostro Manuale Tecnico.

C’è una soluzione ottimale per “nascondere” la valvola di aerazione

Quando la colonna di scarico transita incassata a parete, per l’installazione della valvola di aerazione BAMVENT-110 è necessario creare un apposito vano di alloggiamento. Anche per un eventuale incasso a parete di valvola di aerazione BAMVENT-50  allacciata alla diramazione di scarico (soprattutto all’interno di appartamenti) si rende necessario realizzare un vano per consentire il corretto afflusso di aria. Per queste evenienze tecniche, la soluzione più utile, pratica e affidabile, risiede nelle scatole per l’incasso già predisposte per l’alloggiamento di valvole di aerazione con placca di copertura / ispezione collocabile verso l’interno o verso l’esterno dell’edificio.

Istruzioni per l’installazione
Perché la “presa d’aria” può stare all’interno dell’abitazione?

Quando le scatole ad incasso per valvole BAMVENT-110 o BAMVENT-50  vengono installate con la placca per la presa d’aria rivolta verso l’interno dell’edificio, taluni storcono il naso e si spaventano. Il timore è comprensibile se non si conosce come funziona la valvola di aerazione e quali rigide prescrizioni prevede la normativa tecnica che ne regolamenta il loro impiego. La UNI EN 12380:2004 indica le prescrizioni tecniche con le quali deve essere prodotta e deve funzionare una valvola di aerazione per poter essere installata all’interno delle abitazioni. La norma tecnica UNI EN 12056-2:2001, invece, detta le condizioni e le modalità con le quali si può progettare e posare un sistema di scarico che prevede una ventilazione garantita da valvole di aerazione come BAMVENT-110 o BAMVENT-50 . Tutto questo per ricordare che le valvole funzionano con un principio di apertura (quindi di apporto d’aria) soltanto al momento dell’effetto depressivo venutosi a creare nell’impianto al momento dello scarico dei reflui. Quando invece non c’è scarico idrico e le valvole sono in situazione di “riposo” le membrane al loro interno non permettono alcuna fuoriuscita di odori tramite un’azione di chiusura ermetica sicura e affidabile nel tempo.

Attenzione all’evacuazione dei fumi dai piani cottura a GAS

L’estrazione dal locale cucina di tutti i fumi e vapori prodotti durante la cottura con il GAS, deve essere realizzata con tubazioni omologate e certificate. Il materiale plastico impiegato per evacuare i fumi da piani cottura, deve resistere agli acidi presenti e ovviamente evitare qualsivoglia dispersione che possa finire negli ambienti domestici. Il sistema di scarico insonorizzato POLO-KAL NG fabbricato dal 1995 è omologato per questa tipologia d’impiego.

POLO-KAL NG è idoneo all’evacuazione dei fumi da piani cottura e caldaie a condensazione in impianti domestici inferiori ai 35KW ed extradomestci inferiori ai 35 KW, nonchè per scarico condense. La designazione attribuita dalla norma tecnica di riferimento è: Gruppo 2 – T120 P1 W 0 2 0 LI E U/U0 con una temperatura massima di esercizio di 120°C.

Le doti fisiche e meccaniche -oltre alle straordinarie prestazioni fonoisolanti- di POLO-KAL NG hanno trovato applicazione anche nell’ambito dell’evacuazione dei fumi generati da caldaie a condensazione e nell’evacuazione delle condense prodotte dalle cappe cucina. Il sistema POLO-KAL NG FUMI copre un range di diametri da 110, 125 e 160 mm. in abbinamento a guarnizioni speciali in EPDM di colore nero ed è stato certificato CE da KIWA in accordo alla norma di riferimento EN 14471:2013+A1:2015. Per la corretta posa di POLO-KAL NG FUMI, si raccomanda di seguire attentamente le indicazioni riportate nelle Istruzioni d’installazione.

Ti dicono di no? La soluzione per realizzare il tuo bagno c’è!

Quando ci troviamo nella situazione di realizzare un nuovo bagno o comunque ad intervenire in una ristrutturazione radicale dal punto di vista impiantistico, spesso ci troviamo di fronte a dei vincoli. Si tratta di ostacoli -nella gran parte dei casi- di natura tecnica che a volte impediscono la realizzazione di ciò che avevamo in testa. Ma siamo sicuri che davvero non si possa realizzare? A questo servono le norme tecniche di progettazione, posa e collaudo degli impianti, abbinate all’esperienza condotta da decenni da chi produce le soluzioni ed i prodotti per soddisfare Architetti, Impresari di costruzioni ed utilizzatori finali.

Quando vi rispondono che la tazza wc lì non ci può stare

Il caso del vaso o tazza wc è lampante. Più per consuetudine professionale che per effettiva conoscenza tecnica, quando il committente desidera posizionare la tazza in una posizione “lontana” dalla colonna di scarico, gli si risponde subito che la cosa non è possibile. E in molte circostanze è effettivamente improponibile, quando ad esempio la quota della soletta non consente il transito del tubo orizzontale di scarico con l’adeguata pendenza dell’1% perché non c’è spazio a sufficienza. Eppure, anche in questo caso, la scelta idonea del diametro (90 millimetri) e di un tubo di ridotto spessore esterno (vedi la nostra soluzione POLO-KAL XS) permettono di superare questo limite tecnico.

E quando invece è la ventilazione a dettare il diniego, cosa si fa?

Un’altra risposta negativa alla richiesta di installare il vaso wc lontano dalla colonna di scarico, è legata all’insufficiente apporto d’aria (la ventilazione). Con una tradizionale ventilazione realizzata con la colonna di scarico che perfora il tetto dell’edificio ed esce all’esterno, la stessa norma tecnica di riferimento UNI EN 12056-2:2001 impone un vincolo di distanza che non può superare i 4 metri. Ma ciò non significa che non sia possibile posizionare una tazza wc anche a 10 metri di distanza dalla colonna di scarico! Innanzitutto è bene conoscere perché si debba realizzare la cosiddetta “ventilazione”.

Lo si fa per preservare il livello d’acqua all’interno di ogni sifone collegato ai sanitari

Il sanitario (vaso wc, bidet, doccia, vasca, lavabo, lavello) funge da salvaguardia idraulica; insomma, impedisce ai cattivi ed insalubri odori di entrare in casa transitando da dove, durante lo scarico, passa l’acqua. Quindi, l’installazione di un vaso wc anche a 10 metri di distanza dalla colonna di scarico è possibile se adottiamo la soluzione adeguata che permetta la rapida e corretta immissione d’aria. E questa soluzione tecnica viene garantita dall’utilizzo della valvola di aerazione BAMVENT-50 omologata e prevista dalla UNI EN 12056-2:2001.

C’è sempre qualcosa da imparare o approfondire

Arrivando settembre, come ogni anno, si apre la stagione degli eventi. Molte opportunità nelle quali incontrarsi, valutare soluzioni e sistemi, confrontarsi su normative e nozioni tecniche, formarsi e aggiornarsi. Si tratta di occasioni nelle quali le aziende incontrano professionisti della progettazione, imprenditori delle costruzioni e dell’impiantistica, installatori ed altri operatori importanti che fanno parte della filiera. Non solo fiere, giornate banco e demo prodotti. Tra gli eventi si collocano anche seminari, corsi e vari appuntamenti che costituiscono il CALENDARIO delle attività formative messe in campo da Bampi.

Formarsi vale molto di più che ottenere i CFP (Crediti Formativi Professionali)

Da diversi anni, ogni progettista iscritto ad albo professionale che occupa il settore dell’impiantistica e più in generale delle costruzioni, è vincolato ad ottenere un certo numero di CFP per praticare la professione ed essere iscritto all’albo di appartenenza. Così, Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali, aderiscono alle proposte formative offerte dagli stessi Ordini o Collegi professionali. Nel contempo le opportunità formative vengono proposte da Società accreditate sempre presso tali ordini. In questo ambito si insinuano con competenza e professionalità, aziende come la Bampi che, attraverso il loro know-how e soprattutto tramite personale specializzato dal curriculum riconosciuto, possono formare i progettisti. Il CALENDARIO di eventi presente sul sito Bampi è sempre in continuo aggiornamento e permette, tramite compilazione di apposito form, l’iscrizione all’evento oppure la richiesta di contatto o informazioni.

ABC Academy Bampi Center: la formazione non è mai stata così coinvolgente!

Oltre alle attività condotte da remoto e proposte online su varie piattaforme, le sedi fisiche che ospitano gli eventi formativi sono diverse e sommariamente riconducibili a: sale corsi presso gli Ordini Professionali, sale di Hotel e Strutture ricettive, Padiglioni fieristici durante eventi espositivi, sale corsi presso le aziende. In questo ambito, Bampi vanta un’Academy assai apprezzata che permette di osservare soluzioni e sistemi durante il loro funzionamento. L’ ABC Academy Bampi Center ha sede a Lonato del Garda in provincia di Brescia e offre a progettisti ed installatori idraulici una grande opportunità di approfondimento, non solo di aspetti teorici e didattici, ma anche pratici, grazie all’ausilio di strumenti ed installazioni capaci di simulare condizioni reali di utilizzo dei prodotti.

Come realizzare un impianto di scarico da manuale

Un impianto di scarico deve essere progettato e posato seguendo le indicazioni tecniche della norma di riferimento, la UNI EN 12056-2:2001. È attraverso questo testo che il progettista trova i riferimenti per redigere un impianto di scarico, considerando ogni dettaglio inerente l’edificio, la sua destinazione d’uso e le sue pertinenze. Ogni impianto di scarico all’interno di un fabbricato funziona in gravità e quindi la pendenza in rapporto alle portate di scarico è il cardine sul quale si basa il dimensionamento dei relativi diametri da impiegare per tubazioni e raccordi. Soltanto adottando i principi del manuale UNI EN 12056-2:2001 si potrà ottenere un impianto di scarico funzionale, adeguato e capace di durare nel tempo.

La posizione dei sanitari non è solo una questione di arredo

Ogni sanitario presente in una abitazione ha una propria portata di scarico. Ad ogni sanitario è sempre allacciato un sifone che ne assicura la salvaguardia idraulica per evitare ritorni di odore in ambiente. È chiaro che il locale di un’abitazione nel quale sono presenti più sanitari è il bagno. La norma UNI EN 12056-2:2001 fornisce tutte le indicazioni per far sì che i reflui scaricati dalle varie utenze sanitarie defluiscano correttamente e vi sia l’adeguato apporto d’aria per evitare effetti di risucchio o “gorgoglio”. Per questa ragione la distribuzione dei vari sanitari (lavello, bidet, vaso wc, doccia, vasca, lavatrice) sulla pianta di un bagno deve osservare specifici vincoli tecnici che conseguentemente impediscono un casuale posizionamento dei sanitari.

Attenzione agli interventi di ristrutturazione del bagno: incidono sull’impianto di scarico

Modificare le caratteristiche e la distribuzione planimetrica dei sanitari o comunque variarne il numero, può influire negativamente sul corretto funzionamento dell’impianto di scarico. Ecco perché in ogni intervento di ristrutturazione che preveda questo, va seguito scrupolosamente la UNI EN 12056-2:2001, analizzando quali variabili possano incidere sull’impianto di scarico. Appare spiacevole constatare a lavori ultimati che un bagno completamente ristrutturato sul quale si siano investite parecchie migliaia di euro, manifesti problemi tipo: rumori, cattivi odori, lento deflusso delle acque nei sanitari, effetti di gorgoglio, difficoltà di aerazione.

La dichiarazione di conformità della progettazione e posa di un impianto idrotermosanitario

La dichiarazione di conformità di un impianto idraulico deve essere redatta nel rispetto del Decreto del Ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 – Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera A della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 61 il 12 marzo 2008). Il decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell’impianto idraulico, l’impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’articolo 6 del D.M. 37 del 22/01/2008. Di tale dichiarazione, debbono fare parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all’articolo 5 del D.M. 37 del 22/01/2008.