Che freddo, che caldo, che clima desidero in casa?

C’è un apparecchio appeso alla parete di casa nostra che ci aiuta a regolare e gestire la temperatura, è il termostato. A seconda della tipologia di impianto di riscaldamento, tanto più con un sistema radiante a pavimento, è importante prevedere numero, posizione e tipologia di termostati per rendere il più efficiente possibile il nostro impianto. Il termostato della caldaia è lo strumento che consente di regolare il riscaldamento domestico, controllando l’accensione e lo spegnimento della caldaia, gestendo così il calore prodotto dall’impianto in base alla temperatura impostata. Il termostato permette così di mantenere costante il calore in un ambiente e grazie a lui è possibile scegliere la temperatura che quella stanza deve raggiungere. 

Quanto è importante il nostro benessere termico!

Quando il corpo umano, con minimo impegno dei meccanismi di termoregolazione, non prova sensazione di freddo o di caldo, l’individuo viene a trovarsi in uno stato di soddisfazione nei confronti dell’ambiente detto “benessere termico“. Tale condizione ottimale si verifica solo se i parametri ambientali temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria sono opportunamente graduati. La ventilazione, può influenzare i parametri microclimatici e svolge un ruolo importante nel processo di termoregolazione del corpo umano e nel garantire situazioni di comfort ambientale. Se vuoi approdfondire l’argomento, visita la pagine WEB del sito del Ministero della Salute, oppure clicca il pulsante sottostante.

Digitale o meccanico: quale termostato scegliere?

Il termostato può essere di tipo digitale o meccanico. Nel caso delle soluzioni termostato proposte da Bampi, abbiamo termostati digitali applicabili ad incasso nella parete, oppure ad esterno parete. La temperatura può essere regolata e gestita per ogni singolo ambiente con la possibilità (tramite password) di adottare la funzione “blocco tastiera” quando si ha la necessità che nessun altro utente modifichi i parametri. Con il termostato digitale si può scegliere la “modalità comfort” nelle ore in cui l’ambiente è abitato, oppure la “modalità economy” quando non si è presenti in casa o nelle ore notturne. La corretta e alternata gestione di queste due funzionalità ottimizza i tempi di accensione della caldaia e, di conseguenza, i costi in bolletta.

Come impostare il termostato di un impianto radiante a pavimento

Come impostare il termostato della caldaia? Saperlo fare è il primo modo per massimizzare il risparmio sulla bolletta del gas. Al fine di regolare la temperatura in maniera precisa nei singoli ambienti, ad ogni circuito a pavimento vengono abbinate delle testine elettrotermiche che a loro volta sono collegate ad uno o a più termostati. L’impianto di termoregolazione riscaldamento a pavimento offre efficacia e ottime prestazioni, ma solo se gestito nel modo giusto. Infatti, è bene osservare alcune accortezze per ottenere il meglio da questo sistema: evitare spegnimenti e riaccensioni continue dell’impianto pensando di risparmiare energia, meglio mantenere una temperatura costante, magari leggermente inferiore; impostare una temperatura di 16/18°C per la notte (modalità Economy) e le ore di lavoro, mentre impostare il termostato a 19/20°C per trascorrere altri momenti a casa (modalità Comfort). Oltre a un maggior comfort, si otterrà un risparmio dei consumi energetici di circa il 25%.

Tiro lo sciacquone e schizza l’acqua fuori dal vaso!

Partiamo dal problema. Molti di coloro che si sono lasciati “affascinare” da un vaso wc senza brida o detto anche “Rimless”, una volta azionato in casa il risciacquo, hanno riscontrato un grosso problema: l’acqua schizza fuori dal vaso. Perché? Di chi è la colpa? A che cosa è dovuto il problema?

Facciamo un passo indietro. Che cosa è un vaso senza brida?

La brida è il bordo interno di un WC. Per meglio dire è un incavo che si estende lungo tutto il perimetro superiore del sanitario. Questo bordo presenta al suo interno una serie di fori dai quali, quando premiamo il pulsante della cassetta per il risciacquo, esce l’acqua. Tale funzione, ovviamente, ha lo scopo di ripulire il vaso convogliando l’acqua verso il suo naturale deflusso nella rete di scarico. In ragione di questa conformazione, igienizzare questo bordo interno, non è mai facile e nonostante siano in commercio detergenti con erogatori a “beccuccio”, raggiungere tutte le insenature della Brida è impossibile. Di conseguenza, l’interno della brida è un luogo dove risiedono batteri e calcare. Per far fronte a questo problema igienicosanitario, la quasi totalità delle case produttrici di vasi wc in ceramica, si è orientata alla creazione del sanitario senza Brida.

Non solo igiene, ma anche risparmio idrico, silenziosità e design

Oltre al vantaggio di garantire una perfetta e completa pulizia del vaso wc, la soluzione senza Brida favorisce il risparmio idrico perché viene richiesta meno acqua: mediamente dai 2 (scarico parziale) ai 4 litri (scarico totale). Il ridotto consumo d’acqua associato ad una differente circolazione dell’acqua all’interno del vaso (dovuta ad un design diverso rispetto ai vasi tradizionali con brida), permettono di ottenere un risciacquo wc più silenzioso.

Come si risolve il problema della fuoriuscita di acqua dal vaso

La particolare conformazione di tutti questi vasi wc senza Brida crea un problema alla tradizionale e necessaria forza d’uscita dal tubo di cacciata collegato alla casetta di risciacquo. Naturalmente, se per il risciacquo del vaso wc senza Brida sono richieste 2 portate di scarico delle quali una da 2 litri (scarico parziale) e l’altra  da 4 litri (scarico totale), conseguentemente la casetta deve essere assolutamente tarata su queste 2 portate, attraverso la regolazione del galleggiante e della valvola di scarico. Ma questo può non essere sufficiente ad evitare gli schizzi dal vaso wc senza brida. A questo punto si agisce limitando la forza di caduta dell’acqua dal fondo casetta all’imbocco nel vaso wc, attraverso l’introduzione di un riduttore di portata.

La cassetta ad incasso ANDROMEDA PLUS è idonea alla posa con vasi senza Brida

L’evoluzione dei vasi wc in ceramica ha accompagnato l’evoluzione dei prodotti Bampi. L’attenzione ai temi del risparmio idrico e dell’isolamento acustico -da oltre 25 anni stella polare dell’innovazione tecnologica Bampi- hanno indotto i tecnici Bampi ad aggiornare i propri prodotti, offrendo al mercato la corretta soluzione per accompagnare le scelte di design e comfort assunte dai consumatori e utilizzatori finali. Il modello ANDROMEDA, quindi, è perfettamente idoneo ad essere installato come cassetta di scarico ad incasso parete per un sanitario senza brida di qualsiasi marca e modello.

C’è un rubinetto molto importante in casa: sappiamo dov’è?

La distribuzione domestica del GAS ci consente di alimentare la caldaia, il bollitore, il piano cottura della cucina. Ogni impianto realizzato per portarci il GAS in casa, se realizzato a regola d’arte (purtroppo in Italia il condizionale in questo caso è necessario), deve prevedere un rubinetto d’arresto accessibile dall’utente. Questo rubinetto deve essere facilmente accessibile, lontano dalla portata dei bambini e adeguatamente incassato a parete o comunque protetto da ogni possibile urto accidentale. Per questa importante funzione d’intercettazione del GAS in casa, Bampi propone HOMEGAS, una valvola d’intercettazione GAS ad incasso dal pregevole design.

HOMEGAS: affidabile, sicura e facile da installare

La valvola HOMEGAS (disponibile a 1 o 3 uscite) è costituita da un corpo in ottone ed è alloggiata in un’apposita scatola per l’incasso a parete con placca di ridotte dimensioni in ABS cromato. La valvola si giunta rapidamente con raccordi a pressare utilizzati per la giunzione a tubazioni in materiale metallo-plastico (tipo tubo multistrato PEX/AL/PEX). Tutte le indicazioni per una corretta installazione seguono le prescrizioni contenute nella norma tecnica di riferimento, la UNI CIG 7129:2015.

Pregi e caratteristiche della valvola HOMEGAS

Le difficoltà di accesso e azionamento dei rubinetti d’intercettazione tradizionali nelle caldaie e nei fornelli a gas (a causa dell’ingombro dei mobili su misura da incasso delle cucine), ha suggerito la necessità di progettare e realizzare una soluzione innovativa. La soluzione offerta da Bampi è HOMEGAS, una valvola ad incasso con una placca di copertura e comando dal pregevole design.

  • Valvola a sfera da 3/4” in ottone a 1 o 3 uscite (allaccio raccordi press-fitting)
  • Passaggio totale della valvola a sfera pari a 20 mm.
  • Classe di pressione: 0,5 bar (500 Mbar)
  • Scatola in polistirolo per incasso a parete
  • Placca amovibile in ABS cromato dimensioni L165xH128 mm.

Il sifone riveste un ruolo determinante per l’igiene e la salubrità degli ambienti

Ogni apparecchio sanitario destinato alla nostra igiene o alle attività domestiche, deve essere collegato ad un sifone. Spesso gli si attribuisce un ruolo “marginale” senza comprenderne la sua importanza funzionale. In realtà, il sifone non ha “solo” il compito di ostacolare il passaggio di residui o “corpi estranei” durante l’uso dei sanitari, ma più correttamente assolve al ruolo di “salvaguardia idraulica”. Una sorta di “tappo d’acqua” che deve impedire il ritorno di sgradevoli odori (provenienti dal sistema di scarico) nei locali abitativi. All’interno di ogni sifone ci deve sempre essere un livello d’acqua di almeno 5 cm. e tale contenuto, se prosciugato per effetti depressivi durante l’utilizzo del sistema di scarico, può provocare oltre alla percezione di cattivi odori, anche il rilascio in ambiente di batteri.

SIFONE LAVABO
SIFONE BIDET
PILETTA DOCCIA
PILETTA PAVIMENTO
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Come scegliere il sifone per un lavabo, un bidet o una doccia?

In relazione all’estetica del prodotto, tendenzialmente anche il sifone -tanto più se è a vista- viene scelto per il suo aspetto ed il suo design. I sifoni sono generalmente realizzati in ottone cromato o in materiale plastico (ABS o PP) cromato; recentemente vi sono finiture satinate o “soft touch” in colori che si allineano alla scelta cromatica d’arredo del bagno. Un’altra importante ragione di scelta di un sifone può essere la facilità d’ispezione e pulizia. Soprattutto per docce, bidet e lavelli presenti nel bagno, è fondamentale mantenere puliti i sifoni, soprattutto se nell’abitazione sono presenti persone con i capelli lunghi. La pulizia vale anche e soprattutto per i sifoni contenuti all’interno delle pilette doccia o delle pilette a pavimento.

cat pilette sifoni
cat canalina
Cosa fare se c’è “gorgoglio” nel sifone?

Uno dei primi avvertimenti dello svuotamento del sifone è il cosiddetto effetto “gorgoglio”. Si tratta di un movimento d’aria creato durante lo scarico idrico. Il passaggio dell’acqua nelle tubazioni, in relazione alla sua portata e velocità di transito, crea un effetto depressivo, ovvero una pressione negativa d’aria che tende (per aspirazione) a risucchiare l’acqua nei sifoni; per questa ragione la norma tecnica prevede un livello minimo d’acqua nei sifoni pari a 5 cm. Un esempio classico per comprendere tale effetto è quello della lavastoviglie o della lavatrice. Tali apparecchi per poter evacuare l’acqua utilizzata durante il risciacquo sono dotati di una pompa che spinge in pressione l’acqua. Infatti, proprio durante la fase di scarico, si ode l’effetto acustico del gorgoglio dal lavandino del bagno o dal lavello della cucina. Quando avviene ciò, significa che il contenuto d’acqua nel sifone può essere prosciugato a tal punto che si possono verificare passaggi di cattivo odore dalle tubazioni. Per evitare o risolvere la problematica, è possibile installare la valvola di aerazione (tipo BAMVENT-50), un apparecchio capace di proteggere “il tappo idraulico” del sifone, installabile rapidamente (se lo spazio lo consente) senza particolari interventi “invasivi”.

Principio d’incendio: come proteggere dal fuoco un tubo di plastica.

Prende fuoco accidentalmente un’auto parcheggiata in un garage condominiale. Velocemente divampano le fiamme con la diffusione di fumi tossici, con il rischio che fuoco e gas di combustione si propaghino al di sopra verso gli appartamenti, attraverso i condotti tecnici. Quando si affronta il tema della “protezione passiva dal fuoco” nel caso specifico degli attraversamenti di impianti tecnici, le problematiche da affrontare sono diverse e in taluni casi piuttosto complesse. Le tubazioni (nella gran parte dei casi di materiale plastico: PP, PVC, PE-HD, ABS) che transitano da un “ambiente a rischio incendio” ad un ambiente abitativo, indipendentemente dalla loro natura combustibile o incombustibile, sono considerate delle vie di passaggio della fiamma e quindi è necessario adottare dei sistemi di protezione. La soluzione più diffusa, affidabile e pratica, è quella di circondare la tubazione con un apposito collare (o manicotto) tagliafuoco. Si tratta di elementi cilindrici in metallo contenenti più strati di materiale ad alto potere intumescente, con il fine di garantire il ripristino dell’ermeticità di strutture e compartimento antincendio, andando a ostruire lo spazio lasciato libero dalla combustione dei tubi a causa della propagazione di fumi e gas di combustione. Durante l’incendio la tubazione, a causa delle alte temperature, si deforma fino a scomparire progressivamente; il componente intumescente del collare invece andrà ad espandere garantendo un alto potere termoisolante che bloccherà il passaggio di fumo e fiamme. I collari tagliafuoco sono omologati in osservanza alla norma EN 1366-3 “Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi – Parte 3: Sigillanti per attraversamenti”, che regolamenta i test per i sistemi di sigillatura antincendio di attraversamenti di impianti tecnici.

Vantaggi e peculiarità del manicotto tagliafuoco Bampi EI180

La caratteristica del manicotto (altrimenti chiamato collare) tagliafuoco EI 180 / EN 1366-3 è quella di essere composto da materiale intumescente (avvolto in un bracciale di lamiera in acciaio zincato) che, in caso d’incendio, si espande per comprimere il tubo evitando il passaggio di fiamme, vapori e gas di combustione. La resistenza al fuoco del manicotto viene stabilita attraverso dei test eseguiti secondo una norma internazionale di riferimento, la EN 1366-3. La classe di resistenza, ovvero il tempo di tenuta del manicotto, viene attribuita attraverso diverse configurazioni di prova, cioè con le tubazioni aperte e/o chiuse tra i due ambienti, sia per i solai, sia per le pareti. Nel caso dei manicotti tagliafuoco Bampi, la classe di resistenza al fuoco è la EI 180 in configurazione U/C (aperto/chiuso).

La posa del manicotto tagliafuoco Bampi

La modalità d’installazione del manicotto tagliafuoco EI 180 / EN 1366-3 è molto semplice e rapida. Sulla parte esterna del manicotto in acciaio zincato sono presenti due linguette incernierate che consentono di chiudere l’avvolgimento alla tubazione di materiale plastico tipo PP / PE-HD / PVC / ABS. Il manicotto deve essere ancorato alla superficie del solaio o della parete, attraverso il fissaggio con prigionieri in acciaio tramite apposite asole. La gamma dei manicotti tagliafuoco Bampi è disponibile nei diametri 32, 40, 50, 63, 75, 90, 100, 110, 125, 140, 160, 200, 250 e 315 mm. Nel caso di passaggi particolari in forometrie anguste o in spazi limitati nei quali l’installazione dei manicotti non è possibile, si possono impiegare le BANDE TAGLIAFUOCO oppure i SACCHETTI TAGLIAFUOCO, soluzioni entrambe certificate CE EI180.

Resistente, flessibile e malleabile: il multistrato è la scelta obbligata per la distribuzione idrotermosanitaria.

Siamo agli albori degli anni ’90 quando la soluzione del tubo multistrato viene introdotta per la prima volta in Europa, mentre in Italia la soluzione stratificata in Polietilene e Alluminio si diffonde a partire dal 1995. Si tratta di una tappa importante, un’evoluzione fondamentale per l’impiantistica idrotermosanitaria. Con l’avvento di questa straordinaria innovazione, si uniscono le caratteristiche di flessibilità e malleabilità del polietilene, con le caratteristiche di resistenza e soprattutto di barriera all’ossigeno garantite dall’alluminio; il tutto favorito da una semplicità e rapidità di posa con l’utilizzo di raccordi in ottone da giuntarsi in modo estremamente sicuro ed affidabile con l’ausilio di pressatrice oppure, più tradizionalmente, a stringere manualmente. Ovviamente anche Bampi fa la sua parte in questo processo evolutivo e nel 1999 proporrà la gamma BALPEX composta da tubazioni in PEXb/AL/PEXb (tubo reticolato chimicamente) e PEXc/AL/PEXc (tubo reticolato elettronicamente), e supportata da 3 differenti gamme di raccordi: la serie MP e la serie LP per il press-fitting e la serie BL per la giunzione a stringere.

Un’opportunità unica per tanti ambiti applicativi

BALPEX è un sistema per il carico idrico di impianti idrosanitari, impianti di riscaldamento ad alta temperatura, impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento, conforme alla UNI EN ISO 21003:2009. Il sistema BALPEX, inoltre, è idoneo per impianti di trasporto acqua refrigerata in accordo alla UNI EN ISO 12241:2009, linee di aria compressa, impianti di irrigazione, nonché per il trasporto di fluidi potabili secondo quanto prescritto dal D.M. 174 del 6 aprile 2004. L’ambito applicativo del sistema BALPEX è molto vasto: è idoneo per le reti di distribuzione idrotermosanitaria in edifici a destinazione residenziale, industriale e commerciale, pubblici e ricettivi come ospedali, case di riposo e RSA, alberghi, scuole, luoghi di culto.

Semplice e veloce nella posa idraulica

Dopo 40 anni dalla sua introduzione sul mercato europeo, tutti gli installatori idraulici ne hanno apprezzato le sue qualità e caratteristiche. Il sistema “multistrato” è semplice da installare grazie alla malleabilità del tubo in PEX/AL/PEX e alla rapidità con la quale si giuntano i raccordi, sia a pressare con apposita attrezzatura, sia manualmente a stringere. La tenuta tubo-raccordo è garantita da O-ring in gomma montati sul corpo in ottone del raccordo coperto da boccola in acciaio inox nel caso della giunzione press-fitting, oppure coperti da dado in ottone nel caso della giunzione a stringere. AVVERTENZA: si ricorda che nel caso di giunzione manuale a stringere i raccordi non possono essere annegati a terra o in parete.

Si chiude positivamente per la Bampi un anno estremamente impegnativo

La fine dell’anno si presta come di consueto alle analisi e ai propositi per il nuovo anno. Per tutti è stato un anno, quello che ci apprestiamo a salutare definitivamente, molto difficile per via delle condizioni di mercato e della concomitanza di due situazioni di forte incidenza a livello globale, come la pandemia e lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. Al tempo stesso il mercato dell’edilizia sul versante interno ha prodotto numeri importanti per incremento dei fatturati di vendita e dei volumi nelle costruzioni, ovviamente trainato dai bonus edilizi. Bonus edilizi che vedranno nuovamente una loro rimodulazione per il 2023, soprattutto per la versione BONUS 110% che scenderà al 90% con un “reddito di riferimento” limitato a 15mila euro per i proprietari di edifici unifamigliari. La vivacità del mercato delle costruzioni nel settore delle ristrutturazioni ha trainato negli ultimi due anni molti comparti dell’economia italiana, anche se non direttamente coinvolti. La casa resta il patrimonio più apprezzato dagli italiani che in essa riversano molta liquidità e la ritengono ancora una valida soluzione d’investimento.

Come sarà per l’Italia il 2023?

In una situazione ancora molto volubile a livello internazionale per via della crisi tra Ucraina e Russia, resta difficile ipotizzare come sarà il nuovo anno. Le voci di queste ultime settimane del 2022 parlano di una “importante” recessione in arrivo negli Stati Uniti e mentre stiamo scrivendo questo post, giungono sempre più pressanti e per certi aspetti drammatiche, le notizie di un aggravarsi della situazione sul Covid in Cina. Ci auguriamo sotto questo profilo che la “questione” sia contenuta e non ci riporti indietro di tre anni. Ecco perché risulta difficile anche fare una previsione sull’andamento dei prezzi, sia per le materie prime, sia per i costi energetici, e questo sarà determinante per il nostro Paese, considerato il livello d’inflazione che abbiamo raggiunto (oltre l’11%) ed il percorso d’innalzamento del costo del denaro già attuato dalla Banca Centrale Europea. Insomma, ancora una volta, non sarà un anno semplice e ci si dovrà muovere con estrema cautela. Al tempo stesso viviamo in un mercato che offre ancora molteplici opportunità e se affrontato con flessibilità e competenza “creativa” potrà regalarci soddisfazioni. Bampi può dirsi fiduciosa nonostante tutto, affidando le proprie prospettive di sviluppo alle risorse più importanti per un’azienda, ovvero gli uomini e le donne che ne determinano la crescita giorno per giorno. BUON ANNO A TUTTI!

La termoregolazione serve a migliorare il comfort abitativo alleggerendo la bolletta

Una termoregolazione facile ed intuitiva unità a sensori ambientali, permette agli utenti di godere del massimo comfort. Con la spinta legislativa verso il risparmio energetico attraverso l’introduzione dei bonus fiscali, oggi è di fondamentale importanza progettare ogni ambiente della casa con un proprio apparecchio di termoregolazione. Le funzionalità della termoregolazione più o meno evolute e sofisticate tecnologicamente, garantiranno agli utenti una libertà di gestione è un più efficace sfruttamento di generatori di calore o di raffrescamento, soprattutto in presenza di sistemi radianti a pavimento.

La scelta del termostato per applicazioni ad esterno parete o da incasso parete

Una delle caratteristiche principali degli impianti di riscaldamento a pavimento è rappresentata dall’inerzia termica, ovvero la capacità di trattenere il calore rilasciandolo più o meno gradualmente e contribuendo, così, a variare la temperatura in ambiente. Per questo motivo è importante conoscere le qualità e le caratteristiche del riscaldamento a pannelli radianti che si sta installando e prevedere dei termostati per il controllo della temperatura in modo tale da rendere efficiente l’impianto. Oltre ad una funzione tipicamente tecnica, i termostati hanno poi un “impatto” estetico sulle pareti. Per questo Bampi offre una gamma di articoli dal design essenziale, poco invasivo e perfettamente abbinabile alle scelte di arredo degli utenti.

Alimentati alla rete elettrica o a batteria per un controllo facile e immediato

Bampi propone un termostato da incasso di dimensioni compatte con display alimentato a 230V. La tastiera è composta da 2 tasti fisici che, unita al display con retroilluminazione di colore blu, garantisce al prodotto eleganza e sobrietà. In alternativa, è disponibile un termostato per applicazione a parete con display e alimentazione a batterie. La tastiera è composta da 2 tasti fisici per garantire semplicità di utilizzo.

Il sostegno ha un’importanza rilevante sulla colonna di scarico

Il collare di fissaggio ha una funzione importante, non solo come sostegno meccanico di una colonna di scarico, ma assume rilevanza nei valori di trasmittanza acustica durante la fase di scarico dei reflui. Quando, infatti, la colonna di scarico transita all’interno di un cavedio l’oggetto che la sostiene è il collare fissato ad un elemento strutturale dell’edificio. Oltre al peso sostenuto e alla distanza prevista da un collare all’altro (1 ogni 10 volte il diametro del tubo), il ruolo di questo oggetto può avere una rilevanza fondamentale sotto il profilo acustico.

Quando il rumore passa tutto da un ponte

Chi tratta argomenti sull’isolamento, sa benissimo quanto sia delicato un “ponte” termico o acustico. Si tratta di un nodo delicato dal quale, se non perfettamente curato, può transitare dell’energia (sonora o termica) che si trasferisce da un ambiente all’altro producendo una situazione di discomfort. Nel caso del collare di ancoraggio della colonna di scarico, parliamo di “ponte acustico” in quanto tutto il rumore provocato durante lo scarico dei reflui (sia nella sua componente solida, sia nella componente aerea) può transitare tramite il punto di fissaggio del collare alla parete provocando una trasmissione di rumore solido, e altresì all’interno del volume del cavedio si può generare un rumore aereo che si riflette in questo spazio propagandosi poi agli ambienti abitativi.

Materiali, forma e consistenza determinano la qualità di un collare di fissaggio

In acustica l’elasticità di un materiale assume un ruolo determinante quando tale caratteristica ha il compito di dissipare l’energia sonora. Per questo nel caso di un collare di ancoraggio di una tubazione di scarico è fondamentale poter contare su un elemento flessibile che, interposto tra elementi rigidi, si comporti come una “molla”, una sorta di “cuscinetto” in grado di ostacolare il passaggio di rumore. Da questo principio si è partiti nel concepire e realizzare il collare di fissaggio POLO-CLIP HS. Un prodotto unico nel suo genere, per forma, materiali, e caratteristiche. Si tratta di un collare speciale che permette di sostenere tubazioni nei diametri da 75, 90 e 110 millimetri con una modalità di serraggio assolutamente rapida e sicura senza l’ausilio di alcun attrezzo. Il “bracciale” risulta particolarmente alto ed è realizzato in Polipropilene altamente resistente, mentre la superficie interna che va a contatto con la tubazione è realizzata in gomma con un design ad “alette” che ne favorisce l’elasticità in appoggio alla tubazione. Per ottenere un lavoro a regola d’arte, ogni collare di sostegno della colonna di scarico va posizionato ad una distanza di 10 volte il diametro del tubo.

Da tutta Italia per la Riunione Commerciale Bampi 2022

In pieno clima Natalizio, Bampi accoglie nella propria Academy a Lonato del Garda, tutta la Forza Vendite Italia. Dal primo dicembre una 2 giorni dedicata all’analisi di risultati, al confronto tecnico e commerciale, nonché alla condivisione di obiettivi e budget di vendita per il 2023. Ringraziamo sin d’ora tutti i nostri agenti, i loro collaboratori e tutto il personale Bampi che si è prodigato per la buona ed efficace riuscita di questo importante evento istituzionale.