Aria

Problemi

Come e cosa respiriamo in casa

Spesso sottovalutato, il problema dell’inquinamento ambientale è fondamentale per determinare il livello di benessere all’interno degli ambienti abitativi. I locali della nostra casa sono -è un dato di fatto- luoghi di proliferazione di muffe e batteri, nonché ricchi di altre sostanze nocive per la nostra salute. La convivenza con questi fenomeni deve destare preoccupazione perché forieri di conseguenze serissime (soprattutto per la salute); molto spesso presi in considerazione solamente quando hanno raggiunto un livello tale di gravità da aver già prodotto conseguenze negative e richiedere pesanti interventi risolutivi. La qualità ed il controllo dell’aria che respiriamo in casa, quindi, sono imprescindibili, insieme ad altri fattori che ovviamente concorrono alla qualità del clima domestico come le temperature e i cattivi odori.

L’origine e le conseguenze del problema

Il fenomeno di diffusione della muffa in casa è legato principalmente al mancato ricambio d’aria indoor. Areare correttamente e frequentemente un ambiente, impedisce il formarsi di muffa. Altri fattori, però, come l’umidità e il calore eccessivi, possono favorire la formazione di muffa. La formazione di umidità e muffe in casa è un problema che può presentarsi per svariati motivi, come la presenza di ponti termici o un’eccessiva umidità ambientale. Si manifesta con chiazze sui muri o danni agli intonaci. Il problema dell’umidità nelle abitazioni non è solo estetico, infatti umidità e muffa sono un potenziale pericolo per la salute di chi vive in casa.

La scienza, infatti, ha dimostrato che l’esposizione alle muffe e all’umidità in casa si associa alla maggiore presenza di sintomi respiratori, asma e danni funzionali respiratori. Lo stesso Ministero della Salute italiano, riferisce che i risultati complessivi di studi su bambini di 6-12 anni hanno confermato la relazione tra la muffa visibile e la tosse notturna e diurna dei bambini e, nelle famiglie più affollate, la relazione con asma e sensibilizzazione ad allergeni inalanti.

Le patologie riconducibili alla presenza di muffa e quindi di spore disperse in aria sono:
  • Allergie respiratorie: la reazione allergica respiratoria può manifestarsi con rinite, tosse, raffreddore congiuntivite.
  • Rinite allergica (raffreddore allergico o raffreddore da fieno): si manifesta come infiammazione e congestione delle vie nasali, irritazione oculare, tosse, stanchezza e mal di testa.
  • Asma: una malattia potenzialmente grave che si manifesta con intensa respirazione e sensazione di soffocamento.
  • Congiuntivite: si manifesta con palpebre rosse ed infiammate e lacrimazione abbondante.
  • Affaticamento fisico: cioè dolori e rigidità muscolare, dolori alle articolazioni, sensazione di affaticamento, stanchezza e debolezza.
  • Dermatiti: problemi dermatologici come desquamazione della pelle, eruzioni cutanee e prurito.

Difficoltà di concentrazione: risulta più difficile concentrarsi, con possibili effetti negativi sulla memoria, vertigini e mal di testa.

A proposito dell’aerazione forzata in un bagno cieco

Si parla di aerazione forzata soprattutto per i bagni, tanto più se questi locali non hanno finestra.
Esistono, nei casi di costruzione o ristrutturazione dei bagni, delle normative create ad hoc che stabiliscono le regole per la corretta progettazione e installazione. L’articolo 7 del Decreto Ministero della Sanità 1975, dispone che “la stanza da bagno deve essere fornita di apertura all’esterno per il ricambio dell’aria o dotata di impianto di aspirazione meccanica.”
I Regolamenti Edilizi e i Regolamenti d’Igiene, completano il quadro normativo grazie a dei dispostivi specifici dedicati proprio all’igiene edilizia. In linea generale, con l’impiego di apparecchi per la ventilazione forzata, deve essere assicurato un coefficiente di ricambio minimo d’aria di 6 volumi/ora, se l’apparecchio è sempre attivo, oppure di 12 volumi/ora se in aspirazione forzata intermittente a comando automatico adeguatamente temporizzato per assicurare almeno 3 ricambi per ogni utilizzazione dell’ambiente. È possibile installare un sistema di VMC dotato di ventole per l’aerazione forzata che consentono di gestire correttamente il ricambio d’aria negli ambienti.

I vantaggi dell’aspirazione bivalente odori/vapori

In alternativa alla ventola di aerazione direttamente collegata al sistema di VMC, la soluzione ideale ed innovativa, è dotare il bagno di un aspiratore bivalente direttamente collegato al tubo di cacciata della cassetta di risciacquo wc. In questo modo sarà possibile ottenere un’estrazione più puntuale e diretta, sia dei vapori generati con l’utilizzo di acqua calda sanitaria, sia degli odori generati nell’espletamento delle funzioni corporali.

Norme

  • UNI EN 13141-8:2014 Norma per la Ventilazione Edifici (Doppio flusso)

Definisce i metodi di prova in laboratorio e i requisiti di prova per la verifica delle prestazioni aerodinamiche, termiche ed acustiche, e la potenza elettrica di una unità ventilazione meccanica di immissione ed estrazione non-canalizzata utilizzata in un ambiente singolo. Lo scopo della presente norma europea non è quello di valutare la qualità della ventilazione, ma di sottoporre a prova le prestazioni delle apparecchiature. 

  • UNI EN 13141-11:2015 Norma per laVentilazione Edifici (Mono Flusso)

Stabilisce le regole di verifica dei sistemi di ventilazione a pressione positiva mono flusso. Specifica le misurazioni delle prestazioni aerodinamiche, acustiche e di potenza elettrica in condizioni di prova per le unità di ventilazione canalizzate/non canalizzate, operanti in continuo in locali singoli o in alloggi nella ventilazione residenziale. 

  • UNI EN 13142:2013 Norma per la Ventilazione degli Edifici

Specifica le caratteristiche di prestazione dei componenti/prodotti che possono essere necessarie per la progettazione e il dimensionamento dei sistemi di ventilazione residenziale al fine di assicurare predeterminate condizioni di comfort di temperatura, velocità dell’aria, umidità, igiene e rumore nella zona occupata.

  • UNI 10339:1995 Norma per la Ventilazione degli Edifici (Doppio Flusso)

Fornisce una classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento. Si applica agli impianti aeraulici destinati al benessere delle persone, comunque installati in edifici chiusi, con esclusione: 

-degli impianti per la climatizzazione invernale degli edifici adibiti ad attività industriale o artigianale; 

-degli impianti destinati a scopi diversi, per esempio quelli per la conservazione di prodotti deteriorabili e/o per la realizzazione di condizioni adatte a particolari lavorazioni industriali (impianti di processo); 

-degli impianti di solo riscaldamento invernale e raffrescamento estivo senza immissione di meccanica di aria esterna.

  • ASHRAE 62.1/62.2:2019 American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers

Sono gli standard riconosciuti per la progettazione del sistema di ventilazione e la qualità dell’aria interna accettabile (IAQ). Ampliati e rivisti per il 2019, entrambi gli standard specificano i tassi di ventilazione minimi e altre misure per ridurre al minimo gli effetti negativi sulla salute degli occupanti.

Regole

Come funziona la VMC

La VMC Ventilazione Meccanica Controllata, secondo ASHRAE 62.1-2020 viene definita come “il processo di immissione e/o estrazione d’aria e/o verso un ambiente confinato con lo scopo di controllare i livelli di inquinante, l’umidità o la temperatura”. Per un edificio residenziale, l’impianto di VMC è quel sistema dedicato al ricambio d’aria continuo che deve fornire nuova aria pulita. Ecco, in sintesi, come funziona! Un ventilatore con recupero di calore a ridotto consumo elettrico immette costantemente nuova aria in casa, prelevandola dall’esterno, filtrandola, e rimuovendo pollini e inquinanti. Oltrepassato lo scambiatore di calore, la nuova aria pulita viene canalizzata su tutta l’abitazione tramite tubazioni o condotti ed immessa nei singoli ambienti per mezzo delle bocchette. L’immissione di aria fresca si colloca tendenzialmente in locali della casa dove l’uomo svolge attività come il soggiornare e il riposare, quindi zone giorno e zone notte. In queste stanze (soggiorni e camere da letto) i principali inquinanti dell’aria sono CO2 e vapore acqueo in concentrazioni standard. L’estrazione dell’aria esausta ed insalubre si prevede invece nei locali in cui le attività svolte dalle persone (cucinare, lavarsi, lavare i panni) comportano una maggiore produzione di vapore acqueo, CO2, e odori. Quindi, prevalentemente cucine e bagni. L’aria estratta passando lo scambiatore di calore cede la sua temperatura prima di essere espulsa all’esterno, in questo modo l’aria nuova e sana che entra, guadagna calore. Questo processo di scambio e recupero di calore contribuisce sensibilmente al contenimento delle spese per mantenere riscaldata la casa. Il sistema VMC è studiato per fornire una ventilazione bilanciata e continua, riducendo i consumi attraverso un elevato recupero energetico (stimato addirittura al 90%), evitando l’apertura delle finestre o l’uso di piccoli apparecchi per l’estrazione.

Tipologie di impianti di VMC

I sistemi di VMC si possono suddividere in due categorie, decentralizzati e centralizzati. Per Bampi non è importante valutare quale sia il sistema migliore, ma promuovere la conoscenza e consapevolezza sul tema della ventilazione degli ambienti domestici. Attualmente, nel catalogo IMPIANTI MECCANICI di Bampi sono presenti soluzioni che appartengono a sistemi VMC centralizzati con adozione dello scambiatore di calore.

Caratteristiche di un impianto centralizzato di VMC

Un sistema VMC a doppio flusso comporta lavori invasivi di installazione, quindi va considerato nel caso di nuove edificazioni oppure in interventi di ristrutturazione edilizia che permettano di realizzare tracce in solai e pareti o comunque (nel caso di tamponamenti con cartongesso) di avere a disposizione volumi per il transito di condotti e l’incasso di griglie e bocchette. La VMC centralizzata a doppio flusso funziona con canalizzazioni indipendenti: una linea dedicata alla mandata di aria nuova e l’altra destinata alla ripresa dell’aria esausta ed insalubre.

I vantaggi della VMC centralizzata
  • Ricambio d’aria continuo ed esteso a tutta la casa
  • Clima costantemente salubre negli ambienti domestici
  • Uniformità e bilanciamento (equivalenza delle portate di immissione e di estrazione) evitando di mettere in pressione o depressione zone della casa
  • Raggiungimento delle portate d’aria necessarie per soddisfare le condizioni ideali di temperatura e umidità
  • Unica macchina da manutenere
  • Elevata resa energetica
  • Ridotti consumi elettrici
  • Silenziosità
  • Possibilità d’integrazione con impianti di condizionamento in accoppiamento a pompe di calore 
  • Miglioramento del bilancio energetico globale dell’edificio in affiancamento a macchine di condizionamento per la movimentazione dell’aria con funzioni di raffrescamento/riscaldamento in pompa di calore
Il ruolo fondamentale del recuperatore di calore

Un impianto VMC a doppio flusso trova il massimo della sua efficienza quando è abbinato a un recuperatore di calore, cioè una macchina che consente di preriscaldare l’aria nuova in ingresso assorbendo il calore dall’aria in uscita. Parliamo di uno scambiatore di calore a flussi incrociati; ovvero, si recupera l’energia contenuta nell’aria estratta dalla casa e la si trasferisce all’aria immessa dall’esterno. In questo modo è possibile ridurre i consumi energetici dell’edificio.

Soluzioni

Per regolare il livello di umidità indoor e quindi ostacolare la formazione della muffa ed evacuare sostanze nocive dagli ambienti, nonché evacuare odori e vapori dal bagno, è necessario ricambiare l’aria interna in modo efficace e continuo. Per un corretto ricambio d’aria sarebbe necessario spalancare le finestre almeno una volta all’ora. Tale pratica, purtroppo, è difficilmente perseguibile per una serie di fattori:

  • notevole impegno dell’utente
  • limitazione della privacy
  • dispersione termica 
  • introduzione di rumori 
  • ingresso di inquinanti
  • ingresso di insetti e pollini 

La soluzione ideale è l’installazione di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata, in grado di ricambiare continuamente l’aria in ambiente indoor. La VMC centralizzata è quel sistema con cui puoi gestire il ricambio d’aria in modo intelligente, soprattutto con le tecnologie attualmente disponibili. Una casa di nuova edificazione con un buon livello di classificazione energetica ed acustica è ermetica. Ai fini del risparmio energetico e dell’isolamento acustico si prevedono in fase di progettazione e di costruzione soluzioni che eliminino tutti i ponti termici e acustici. In una condizione simile i gradienti termici e gli spifferi naturali non esistono e quindi c’è il concreto rischio di vivere un ambiente malsano con aria inquinata.

E per l’estrazione di odori e vapori dai bagni?

Bampi propone un apparecchio innovativo capace di garantire una puntuale e immediata espulsione degli odori e vapori generati nell’utilizzo dei sanitari presenti in un bagno. SNIF è un aspira odori/vapori direttamente collegato alla cassetta di risciacquo wc. Il suo impiego garantisce un’estrazione rapida ed efficace evitando all’utente l’apertura della finestra per areare. Questa soluzione tecnica si presenta come un vantaggio perché riduce le dispersioni termiche favorendo il corretto e sano funzionamento di un impianto VMC. Altresì, SNIF appare utilissimo nelle condizioni di bagni ciechi, ovvero in assenza di finestra.

Componenti del sistema VMC centralizzato a doppio flusso

Vediamo in breve sintesi quali sono i componenti principali del sistema VMC proposto da Bampi, suggerendovi di approfondire l’argomento attraverso la consultazione di schede e manuali tecnici nell’area download di questo sito.

Recuperatori di calore centralizzati a doppio flusso

Il recuperatore di calore, pesca l’aria all’esterno e la filtra prima di immetterla all’interno dell’abitazione tramite le canalizzazioni. La stessa macchina gestisce in sincrono l’espulsione dell’aria viziata dall’ambiente indoor smaltendo il vapore acqueo ed espellendo anidride carbonica e microinquinanti volatili. La taglia dei recuperatori di calore per VMC varia a seconda della superficie (e del volume) dell’abitazione nella quale si effettua il ricambio d’aria. Le macchine hanno differenti caratteristiche e prestazioni in ragione della loro destinazione di utilizzo.

Condotto rigido antibatterico insonorizzato per la canalizzazione dell’aria

La qualità dell’aria trasportata e l’efficienza di un sistema VMC sono determinate anche dalla tipologia di tubazioni utilizzate per la distribuzione dell’impianto. Inoltre, c’è anche un aspetto non indifferente, legato all’impatto acustico che tale impianto può avere sul comfort abitativo. Per tali ragioni Bampi propone per questo ambito impiantistico, l’utilizzo del sistema insonorizzato POLO-KAL NG, capace di offrire un ventaglio di diametri da 32 a 250 millimetri con un’ampia gamma di figure e raccordi. Inoltre, in via del tutto esclusiva per il mercato idrotermosanitario, possono essere realizzati in fabbrica, pezzi ad hoc per assicurare la piena compatibilità di gradazioni e diametri, soprattutto in particolari condizioni di cantiere. Il sistema POLO-KAL NG per la VMC consente la posa in tutte le condizioni impiantistiche: ancorata a soffitto, annegata nel solaio o in platea.

Condotto flessibile antibatterico insonorizzato per la canalizzazione dell’aria

A completamento della gamma VMC viene proposto un condotto flessibile realizzato in polimero strutturato in doppia parete, esterna corrugata di colore BLU POLO-KAL NG ed interna liscia trasparente, idoneo per essere incassato nelle murature, nei solai e nelle strutture in cartongesso. Ovviamente il tubo corrugato e perfettamente compatibile al sistema rigido di tubi e raccordi POLO-KAL NG.

Plenum

Tra i plenum, Bampi propone a catalogo tre differenti soluzioni, a seconda delle opportunità impiantistiche:

  • PLENUM di mandata in acciaio zincato
  • PLENUM di mandata in acciaio zincato componibile e reversibile
  • PLENUM di mandata in Polipropilene rinforzato serie insonorizzata POLO-KAL NG
Bocchette

Gamma di bocchette in alluminio estruso anodizzato naturale verniciabile, installabili sia a parete, sia a soffitto, comprensive di serranda di taratura e plenum porta-bocchetta zincato.

Griglie

Griglie di ripresa in alluminio estruso anodizzato naturale verniciabile, installabili sia a parete, sia a soffitto, comprensive di filtro in fibra acrilica in Classe G3 e telaio di fissaggio/estrazione.