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Una barriera obbligatoria al passaggio della fiamma

All’interno degli edifici, a seconda della loro destinazione d’uso, l’attenzione verso soluzioni tecnologiche che garantiscono barriera al fuoco, è sempre elevata. Si tratta di soddisfare non solo criteri di sicurezza stabiliti da norme e leggi, ma anche di assicurare longevità, solidità e tenuta agli elementi strutturali che costituiscono l’ossatura dell’edificio. Parlando di impianti meccanici, il transito di tubazioni all’interno di pareti e solai viene considerato un punto delicato e sotto il profilo della compartimentazione degli ambienti costituisce un nodo sul quale intervenire con soluzioni adeguate.

La banda che riempie il buco!

Il mercato offre tutta una serie di dispositivi atti a fungere da barriera al fuoco, quando si tratta di intervenire nei fori di transito delle tubazioni. La banda tagliafuoco, per esempio, è una striscia multistrato costituita da un rivestimento esterno di tessuto in fibra di vetro con feltro biosolubile ecologico tra due strati di doppia guarnizione termoespandibile a base grafitica. L’impiego di questa banda termo espandente EI 180 (EN 1366-3:2009) viene consigliato in tutti quei casi in cui non è possibile (tendenzialmente per ragioni di spazio) applicare i collari tagliafuoco. La banda tagliafuoco serve a riempire lo spazio libero fra l’elemento strutturale (solaio o parete) e tutte le tubazioni combustibili in materiale plastico tipo PP / PE-HD / PVC / ABS.

Una sigillatura che resiste al fuoco sino a 180 minuti

La banda tagliafuoco proposta da Bampi ha una classe di resistenza al fuoco EI 180, dove la cifra 180 descrive in minuti il tempo massimo di resistenza al fuoco del materiale (come prescritto dalla norma di riferimento EN 1366-3). Anche nel caso della banda tagliafuoco EI 180 il principio di barriera al fuoco è il medesimo dei manicotti tagliafuoco: al momento del propagarsi delle fiamme, il materiale intumescente si espande sino a sigillare completamente il foro di attraversamento del tubo per un tempo massimo di 180 minuti. Per questa ragione, nella fase di posa, è importante riempire con cura e completamente lo spazio che si interpone tra l’elemento strutturale (solaio o parete) e la superficie esterna della tubazione plastica.

 

Quando è necessario il Certificato Prevenzione Incendi?

Il CPI (Certificato Prevenzione Incendi) certifica che l’edificio è conforme alla normativa antincendio sia perché rispetta le norme edilizie per la prevenzione degli incendi, sia perché i locali dell’edificio hanno i requisiti di sicurezza necessari a proteggere le persone e le cose, nel caso in cui scoppi un incendio. Il certificato può essere necessario anche in caso di interventi di ristrutturazione. Quando, infatti, l’edificio subisce modifiche strutturali, nelle lavorazioni, o di destinazione dei locali, o quando vengono cambiate le sostanze pericolose che vi sono depositate, è necessario che i Vigili del Fuoco verifichino che sia tutto in regola e se così, rilasciano il CPI. Potete comunque approfondire la materia scaricando il DM 16/05/1987 N° 246