Come realizzare un impianto di scarico da manuale

Un impianto di scarico deve essere progettato e posato seguendo le indicazioni tecniche della norma di riferimento, la UNI EN 12056-2:2001. È attraverso questo testo che il progettista trova i riferimenti per redigere un impianto di scarico, considerando ogni dettaglio inerente l’edificio, la sua destinazione d’uso e le sue pertinenze. Ogni impianto di scarico all’interno di un fabbricato funziona in gravità e quindi la pendenza in rapporto alle portate di scarico è il cardine sul quale si basa il dimensionamento dei relativi diametri da impiegare per tubazioni e raccordi. Soltanto adottando i principi del manuale UNI EN 12056-2:2001 si potrà ottenere un impianto di scarico funzionale, adeguato e capace di durare nel tempo.

La posizione dei sanitari non è solo una questione di arredo

Ogni sanitario presente in una abitazione ha una propria portata di scarico. Ad ogni sanitario è sempre allacciato un sifone che ne assicura la salvaguardia idraulica per evitare ritorni di odore in ambiente. È chiaro che il locale di un’abitazione nel quale sono presenti più sanitari è il bagno. La norma UNI EN 12056-2:2001 fornisce tutte le indicazioni per far sì che i reflui scaricati dalle varie utenze sanitarie defluiscano correttamente e vi sia l’adeguato apporto d’aria per evitare effetti di risucchio o “gorgoglio”. Per questa ragione la distribuzione dei vari sanitari (lavello, bidet, vaso wc, doccia, vasca, lavatrice) sulla pianta di un bagno deve osservare specifici vincoli tecnici che conseguentemente impediscono un casuale posizionamento dei sanitari.

Attenzione agli interventi di ristrutturazione del bagno: incidono sull’impianto di scarico

Modificare le caratteristiche e la distribuzione planimetrica dei sanitari o comunque variarne il numero, può influire negativamente sul corretto funzionamento dell’impianto di scarico. Ecco perché in ogni intervento di ristrutturazione che preveda questo, va seguito scrupolosamente la UNI EN 12056-2:2001, analizzando quali variabili possano incidere sull’impianto di scarico. Appare spiacevole constatare a lavori ultimati che un bagno completamente ristrutturato sul quale si siano investite parecchie migliaia di euro, manifesti problemi tipo: rumori, cattivi odori, lento deflusso delle acque nei sanitari, effetti di gorgoglio, difficoltà di aerazione.

La dichiarazione di conformità della progettazione e posa di un impianto idrotermosanitario

La dichiarazione di conformità di un impianto idraulico deve essere redatta nel rispetto del Decreto del Ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 – Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera A della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 61 il 12 marzo 2008). Il decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell’impianto idraulico, l’impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’articolo 6 del D.M. 37 del 22/01/2008. Di tale dichiarazione, debbono fare parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all’articolo 5 del D.M. 37 del 22/01/2008.

Solo un ricambio? C’è molto di più quando in una cassetta wc puoi migliorare comfort e funzionalità

Sappiamo bene quanto calcare e tempo inducano alla sostituzione dei galleggianti all’interno delle cassette wc. Il loro malfunzionamento può provocare una serie di problemi: rumorosità durante il carico, interruzioni improvvise durante il riempimento, perdite di acqua all’interno del vaso wc. Tutto ciò anche utilizzando ricambi originali forniti dai produttori di cassette wc. Per questo, i benefici ed i vantaggi portati dall’introduzione nel 2007 sul mercato del galleggiante insonorizzato Magnetic, sono ancora oggi apprezzati e sfruttati da migliaia di idraulici in tutta Italia.

MAGIK, il kit universale per installare il galleggiante insonorizzato in qualunque cassetta wc ad incasso o da esterno

Le prestazioni di silenziosità -certificate sia in laboratorio e sia in opera in differenti condizioni d’installazione della casetta wc incassata a parete- sono apprezzate non solo dagli utenti, ma anche da progettisti, tecnici acustici, installatori idraulici e costruttori. Per questo da tempo Bampi ha confezionato un apposito kit denominato MAGIK che consente di applicare il galleggiante insonorizzato in qualunque cassetta wc e di qualsiasi data di produzione. Quindi anche in cassette di 30 o 40 anni fa è possibile montare il galleggiante insonorizzato. La confezione di MAGIK contiene già codolo, rubinetto, curvetta, manicotto, raccordo, clip di sostegno e tubo flessibile: insomma, una dotazione completa per garantire la pena compatibilità con tutte le cassette wc!

Pratico e conveniente, MAGIK ha una longevità superiore

Il particolare ed esclusivo funzionamento a magnete del galleggiante conferisce non solo doti di insonorizzazione senza eguali sul mercato, ma permette una maggiore durata rispetto a tutti gli altri galleggianti tradizionali o di ultima generazione. Pur restando a contatto perenne con l’acqua, non teme malfunzionamenti dovuti al calcare e assicura la propria capacità di carico, tra l’altro regolabile con apposita asta.

Al sifone l’oscar di attore non protagonista!

Un ruolo non certo appariscente il suo, ma estremamente importante. Il SIFONE ha il compito di mantenere il corretto livello d’acqua necessario a fungere da salvaguardia idraulica per evitare l’arrivo in ambiente di cattive esalazioni. La classica conformazione ad “S” del SIFONE collocato sotto qualunque sanitario, consente la permanenza di un livello d’acqua che non può mai essere inferiore ai 5 centimetri. Nel caso si creino effetti depressivi all’interno della rete di scarico, evidentemente per una non corretta o sufficiente aerazione (ventilazione), è possibile che l’acqua contenuta nel sifone venga prosciugata; questo a rischio di un ritorno di cattivi odori.

Può stare nascosto oppure apparire con tutto il suo design

Se pensiamo al vaso wc, il SIFONE è compreso e quindi “nascosto” nella conformazione della tazza in ceramica. Anche per i lavandini a colonna, il sifone viene coperto da un pezzo in ceramica e nel caso invece dei lavelli da cucina, il SIFONE sta all’interno del mobile d’arredo. Ma l’evoluzione del design e le tendenze di arredo nel bagno, hanno portato a mettere più in evidenza questo articolo che ha assunto conformazioni e finiture molto interessanti ed apprezzate.

Essenziale oppure molto bello, ma non si deve dimenticare del suo ruolo

Per quanto possa essere di design, nelle finiture che più aggradano architetti e consumatori, il sifone deve assolutamente rispondere ad un compito ben preciso. Il ruolo del sifone è quello di contenere i 50 millimetri di acqua necessari alla salvaguardia idraulica e altresì deve garantire la possibilità di essere ispezionato e pulito. Questo perché, all’interno del sifone possono finire materiali e oggetti che pregiudicano il suo corretto funzionamento e comunque è un genere di articolo che va di tanto in tanto controllato e mantenuto pulito.

Anche pilette e canaline filo pavimento sono sifonate

Nel caso delle docce, siano esse realizzate con piatto in ceramica oppure direttamente a “filo pavimento”, è necessaria la presenza del SIFONE sotto la piletta o la canalina di raccolta dell’acqua. Anche in questo caso deve essere garantita la possibilità di ispezionare il “cestello” che funge da ostacolo al passaggio di materiali e oggetti come per esempio i capelli lunghi che tendono poi con il tempo a creare problemi di transito all’acqua.

Comando wc NO TOUCH: tutta un’altra storia!

Vorresti una placca a comando elettronico sulla tua cassetta wc già incassata senza “spaccare” nulla a parete? Con WAVE di Bampi questo è possibile. Si tratta di una placca NO TOUCH alimentata di default a batteria, che quindi non necessariamente richiede un allaccio alla rete elettrica. Per verificare la sua compatibilità con altri modelli di cassette wc incasso deve essere contattato l’Ufficio Tecnico Bampi. WAVE offre possibilità di personalizzazione, sia nei colori LED, sia nei comandi e nelle regolazioni ed è disponibile in vetro bianco e vetro nero.

WAVE placca elettronica NO TOUCH: fatta per arredare.

Bella, originale, innovativa. La placca di comando wc WAVE ha un design rigoroso, pulito e adattabile a qualsiasi stile d’arredo bagno. Abbinata alle cassette incasso wc modelli BSILENT e ANDROMEDA PLUS che dispongono di predisposizioni per l’allaccio elettrico, la placca WAVE si adatta ai gusti e alle abitudini dei propri utenti. Attraverso funzioni estremamente intuitive, l’utente personalizza colori, quantità di scarico, luci di assistenza al buio, risparmio idrico ed energetico: tutto questo senza toccare la placca con un dito! La placca elettronica WAVE è dotata di batteria e quindi si autoalimenta senza la necessità che la cassetta wc sia allacciata alla rete elettrica.

Un comando, più comandi, senza touch!​

Il concetto di NO TOUCH applicato ad una placca di comando wc permette un ulteriore valore di igienicità e salubrità nel bagno. La placca WAVE è dotata di un sensore capacitivo che legge il movimento dell’utente a distanza ed in prossimità, consentendo di programmare e gestire in autonomia molte funzioni di risciacquo, illuminazione e comfort.

Facile ed esclusiva: questa è WAVE!

Costituita da vetro temperato che garantisce assoluta protezione, sicurezza e resa estetica, la placca WAVE è disponibile nei colori bianco e nero, mentre la varietà cromatica consentita per le luci LED è di 5 colori: rosso, verde, blu, giallo e bianco. Il funzionamento della placca è con una tensione di esercizio di 6V DC (grado di protezione IP 54) e può essere allacciata alla rete elettrica dell’edificio o altrimenti alimentato a batteria.

Ora che c’è non potrei più farne a meno!

Vivere il bagno in modo confortevole provando il massimo dell’esperienza di benessere, significa dedicarsi ad ogni aspetto degli impianti tecnologici. Quindi, nell’utilizzo di apparecchi sanitari, rubinetteria, doccia e vasca, non ci sono soltanto rumori e clima da considerare, ma ci si deve preoccupare della qualità e salubrità dell’aria all’interno del locale bagno. E sotto questo aspetto, una puntuale ed efficace aspirazione degli odori e vapori generati nell’uso del vaso wc, è un’attenzione alla quale, una volta considerata, non potrete più fare a meno.

Quando l’aspirazione garantisce comfort e salubrità nell’ambiente domestico

SNIF è un sistema di evacuazione odori con aspirazione contemporanea del bagno e dal vaso WC. Il sistema di aspirazione SNIF è la soluzione universale applicabile a cassette di scarico wc esistenti e di nuova installazione per eliminare alla fonte la propagazione in ambiente di cattivi odori provenienti dalla tazza wc. Viene particolarmente consigliato in bagni ciechi (senza finestra) con attivazione elettrica allacciata all’impianto d’illuminazione del locale. In bagni dotati di finestra si consiglia l’utilizzo di un interruttore elettrico dedicato, munito di spia luminosa, o di un sensore di rilevamento presenza.

Come funziona l’aspirazione bivalente di SNIF​

Il sistema SNIF preleva l’aria viziata direttamente dalla tazza wc, oltre che dal bagno, mediante una tubazione collegata sul tubo di cacciata della cassetta di risciacquo per convogliarla all’esterno. Il sistema SNIF ha un funzionamento di aspirazione bivalente. Una volta entrato in funzione, evacua i cattivi odori all’interno del vaso wc e contemporaneamente aspira i vapori generati dall’utilizzo dell’acqua calda evitando “effetti condensa” su specchi e ceramiche. Esteticamente, SNIF, essendo un apparecchio ad incasso, si presenta alla vista con una semplice placca bianca (tinteggiabile) quadrata di 27,2×27,2 cm. installabile a parete oppure a soffitto e amovibile per l’eventuale operazione di pulizia del filtro.

Un sistema di aspirazione molto vantaggioso economicamente e tecnicamente

L’economia d’esercizio del sistema di aspirazione SNIF è garantita dall’irrisoria potenza assorbita in associazione al controllo della durata di funzionamento. Il collegamento ad un’accensione indipendente, ad un sensore di presenza oppure all’illuminazione del bagno, grazie al timer installato di serie a bordo macchina, consente di ottimizzare i regimi ed i tempi di utilizzo e di conseguenza i consumi. L’efficacia di aspirazione, assicurata dall’elevata portata (Q>100 mc/h), si abbina ad una silenziosità notevole del motore (rumorosità <35 dB) per un comfort igienico ed acustico decisamente superiore rispetto agli aspiratori tradizionali.

Un’efficace ed economica manutenzione dell’impianto radiante

Le prestazioni di un sistema radiante sono legate anche alla qualità e all’efficienza della componentistica. Quindi collettori e testine hanno un ruolo fondamentale e la loro manutenzione permette elevati standard di funzionalità che hanno un impatto importante sulla longevità del sistema. Per questo motivo i collettori della gamma radiante Bampi sono in acciaio inox e ad essi sono associabili delle testine elettrotermiche che favoriscono appunto l’efficienza del sistema.

Il ruolo fondamentale della testina elettrotermica

Per l’apertura e chiusura delle valvole del singolo circuito dell’impianto radiante, le testine elettrotermiche collegate ai termostati ambiente dedicati, in funzione della temperatura ambiente desiderata, aprono o chiudono il circuito di riscaldamento/raffrescamento corrispondente gestendo il passaggio del fluido termovettore.

La testina elettrotermica EFOS permette una veloce pulizia del sistema

La testina elettrotermica EFOS (Easy Flush Out System) permette di riempire, lavare e sfiatare i circuiti dell’impianto radiante in modo molto rapido ed efficiente. Ciò consente di essere in regola con la normativa, migliorare il comfort nelle nostre abitazioni e risparmiare in bolletta. La testina EFOS ha una tensione elettrica di alimentazione 230V ed è disponibile nella versione 2 o 4 fili con contatto di fine corsa per il comando dei circolatori o valvole di zona. Inoltre con il modello di testina EGO-EFOS si può avere un sistema autoadattivo implementato di sensori di mandata e di ritorno con aggancio rapido alla tubazione per la regolazione automatica della portata a pressione costante.

Come defluire correttamente le acque meteoriche

Tra le conseguenze del cambiamento climatico, vi sono certamente le improvvise e voluminose piogge che oramai da anni colpiscono il nostro Paese. Quando si interviene sulle superfici degli edifici destinate alla raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, è di fondamentale importanza che tutto quanto sia coordinato da una corretta e puntuale progettazione. Il sistema di raccolta delle acque meteoriche è regolato dalla norma UNI EN 12056-3:2001 e determina i seguenti requisiti: tenuta all’acqua, resistenza all’acqua, resistenza agli agenti atmosferici, chimici e biologici, manutenibilità, durabilità e aspetto. Oltre a progettare le portate di scarico e quindi i diametri dei canali di gronda e dei pluviali, in relazione ai dati di precipitazione, alle caratteristiche costruttive della copertura dell’edificio, si deve tener conto delle pilette di raccolta e dei relativi sifoni di salvaguardia idraulica.

Spazio, impermeabilizzazione e portata definiscono la scelta della piletta

La scelta della piletta più idonea alla raccolta delle acque sulla pavimentazione di un lastrico solare, di un porticato o di una superficie terrazzata, è la conseguenza dell’analisi di alcuni elementi. Innanzitutto i dati dimensionali disponibili, sia per la superficie, sia per lo spessore; poi c’è da tenere da conto di quale soluzione viene adottata per impermeabilizzare la superficie che accoglierà la piletta; infine la portata di scarico dimensionata a progetto determinerà il modello di piletta applicabile ed eventualmente il suo aspetto estetico (la griglia o piastra tendenzialmente in acciaio).

Tante soluzioni per balconi, terrazzi e spazi all’aperto

Nell’ambito delle pilette e dei pozzetti proposti da Bampi per la raccolta ed evacuazione delle acque piovane, vi sono diverse soluzioni volte a soddisfare le richieste di progetto e le esigenze in fase di posa in cantiere. Nel caso di terrazzi e balconi sono disponibili, ad esempio, pilette di scarico DN50/75 flangiate, con deflusso snodato da 0° a 90°, munite di dispositivo antiodore e antigelo, portagriglia in plastica 100×100 mm. e griglia in inox 94×94 mm.

Controllo delle caratteristiche tecniche in relazione al campo d’impiego

Grazie all’ampia gamma di figure, oltre alla sicurezza e velocità di posa, gli articoli della gamma SIFONAME di Bampi possono essere scelti per svariate opportunità d’installazione. È importante tenere in considerazione le seguenti caratteristiche tecniche nella scelta del prodotto: chiusura idraulica, portata d’acqua, portata d’acqua del troppo pieno, estensione verticale minima e massima, ingombro verticale, ingombro della piletta, estensione orizzontale del sifone, eventuali prescrizioni di norma.

La sostituzione che cambia il risultato!

Grazie ad un design innovativo, ma soprattutto ad una tecnologia brevettata di funzionamento, la valvola di scarico PULSAR diventa il ricambio ideale per tutte le cassette in ceramica a media e alta posizione. Accompagnata da un pulsante a doppio tasto in ABS cromato lucido, consente all’installatore idraulico di sostituire l’attuale pulsante mono tasto in ottone incassato a parete, senza deturpare le ceramiche nel bagno. In questo modo, grazie alla tecnologia PULSAR si riesce ad ottenere un risciacquo con un notevolissimo risparmio idrico. Ma c’è di più! Durante il suo funzionamento di scarico la valvola PULSAR è estremamente silenziosa, molto leggera e facile da posare all’interno della cassetta

Non ha eguali sul mercato!

L’utente finale oggi apprezza tutte le soluzioni volte alla sostenibilità e quando si tratta di risparmio idrico, la comunità e l’ambiente ringraziano. Installare una valvola PULSAR al posto della valvola tradizionale in ottone, significa almeno dimezzare il consumo idrico necessario all’utilizzo del vaso wc. Bampi ha concepito, progettato e costruito un prodotto innovativo. Nel solco dell’efficienza idrica e della silenziosità, la valvola PULSAR è unica nel suo genere ed è universalmente installabile in tutte le cassette in ceramica.

Facile da premere, semplice da installare.

Il pulsante a doppio tasto abbinato alla valvola PULSAR si inserisce nella sede dell’attuale pulsante in ottone applicato a parete. La cartuccia del pulsante a doppio tasto è compatibile ai modelli di marca CATIS, TREMOLADA e DI.BA. Il pulsante della valvola PULSAR è ad azionamento pneumatico, ma richiede un’esigua forza di pressione, rispetto ai tradizionali pulsanti mono tasto in ottone.

Una barriera obbligatoria al passaggio della fiamma

All’interno degli edifici, a seconda della loro destinazione d’uso, l’attenzione verso soluzioni tecnologiche che garantiscono barriera al fuoco, è sempre elevata. Si tratta di soddisfare non solo criteri di sicurezza stabiliti da norme e leggi, ma anche di assicurare longevità, solidità e tenuta agli elementi strutturali che costituiscono l’ossatura dell’edificio. Parlando di impianti meccanici, il transito di tubazioni all’interno di pareti e solai viene considerato un punto delicato e sotto il profilo della compartimentazione degli ambienti costituisce un nodo sul quale intervenire con soluzioni adeguate.

La banda che riempie il buco!

Il mercato offre tutta una serie di dispositivi atti a fungere da barriera al fuoco, quando si tratta di intervenire nei fori di transito delle tubazioni. La banda tagliafuoco, per esempio, è una striscia multistrato costituita da un rivestimento esterno di tessuto in fibra di vetro con feltro biosolubile ecologico tra due strati di doppia guarnizione termoespandibile a base grafitica. L’impiego di questa banda termo espandente EI 180 (EN 1366-3:2009) viene consigliato in tutti quei casi in cui non è possibile (tendenzialmente per ragioni di spazio) applicare i collari tagliafuoco. La banda tagliafuoco serve a riempire lo spazio libero fra l’elemento strutturale (solaio o parete) e tutte le tubazioni combustibili in materiale plastico tipo PP / PE-HD / PVC / ABS.

Una sigillatura che resiste al fuoco sino a 180 minuti

La banda tagliafuoco proposta da Bampi ha una classe di resistenza al fuoco EI 180, dove la cifra 180 descrive in minuti il tempo massimo di resistenza al fuoco del materiale (come prescritto dalla norma di riferimento EN 1366-3). Anche nel caso della banda tagliafuoco EI 180 il principio di barriera al fuoco è il medesimo dei manicotti tagliafuoco: al momento del propagarsi delle fiamme, il materiale intumescente si espande sino a sigillare completamente il foro di attraversamento del tubo per un tempo massimo di 180 minuti. Per questa ragione, nella fase di posa, è importante riempire con cura e completamente lo spazio che si interpone tra l’elemento strutturale (solaio o parete) e la superficie esterna della tubazione plastica.

 

Quando è necessario il Certificato Prevenzione Incendi?

Il CPI (Certificato Prevenzione Incendi) certifica che l’edificio è conforme alla normativa antincendio sia perché rispetta le norme edilizie per la prevenzione degli incendi, sia perché i locali dell’edificio hanno i requisiti di sicurezza necessari a proteggere le persone e le cose, nel caso in cui scoppi un incendio. Il certificato può essere necessario anche in caso di interventi di ristrutturazione. Quando, infatti, l’edificio subisce modifiche strutturali, nelle lavorazioni, o di destinazione dei locali, o quando vengono cambiate le sostanze pericolose che vi sono depositate, è necessario che i Vigili del Fuoco verifichino che sia tutto in regola e se così, rilasciano il CPI. Potete comunque approfondire la materia scaricando il DM 16/05/1987 N° 246

Bampi sostiene la RUN FOR SLA

Siamo molto felici di comunicare la nostra sincera e attiva collaborazione con Marco Roma e tutto il suo Team, organizzatore della RUN FOR SLA. Si tratta di un progetto complesso, impegnativo ed entusiasmante che vedrà coinvolto tutto il territorio italiano a partire dal 28 agosto 2023. L’intenzione di Bampi è quella, non solo di supportare come sponsor l’evento, ma soprattutto di promuoverlo affinchè quante più persone possano avvicinarsi alla ricerca sulla SLA e alle persone da essa affette. Avvicinarsi, conoscere, sostenere e divulgare sono gli obiettivi che con molta umiltà vogliamo perseguire coinvolgendo i nostri collaboratori, fornitori, clienti e amici. Poi, naturalmente, c’è bisogno anche di RUNNERS! Per questo vi invitiamo ad informarvi sulle 16 tappe che si snoderanno lungo tutto il nostro bel Paese.