Il sostegno ha un’importanza rilevante sulla colonna di scarico

Il collare di fissaggio ha una funzione importante, non solo come sostegno meccanico di una colonna di scarico, ma assume rilevanza nei valori di trasmittanza acustica durante la fase di scarico dei reflui. Quando, infatti, la colonna di scarico transita all’interno di un cavedio l’oggetto che la sostiene è il collare fissato ad un elemento strutturale dell’edificio. Oltre al peso sostenuto e alla distanza prevista da un collare all’altro (1 ogni 10 volte il diametro del tubo), il ruolo di questo oggetto può avere una rilevanza fondamentale sotto il profilo acustico.

Quando il rumore passa tutto da un ponte

Chi tratta argomenti sull’isolamento, sa benissimo quanto sia delicato un “ponte” termico o acustico. Si tratta di un nodo delicato dal quale, se non perfettamente curato, può transitare dell’energia (sonora o termica) che si trasferisce da un ambiente all’altro producendo una situazione di discomfort. Nel caso del collare di ancoraggio della colonna di scarico, parliamo di “ponte acustico” in quanto tutto il rumore provocato durante lo scarico dei reflui (sia nella sua componente solida, sia nella componente aerea) può transitare tramite il punto di fissaggio del collare alla parete provocando una trasmissione di rumore solido, e altresì all’interno del volume del cavedio si può generare un rumore aereo che si riflette in questo spazio propagandosi poi agli ambienti abitativi.

Materiali, forma e consistenza determinano la qualità di un collare di fissaggio

In acustica l’elasticità di un materiale assume un ruolo determinante quando tale caratteristica ha il compito di dissipare l’energia sonora. Per questo nel caso di un collare di ancoraggio di una tubazione di scarico è fondamentale poter contare su un elemento flessibile che, interposto tra elementi rigidi, si comporti come una “molla”, una sorta di “cuscinetto” in grado di ostacolare il passaggio di rumore. Da questo principio si è partiti nel concepire e realizzare il collare di fissaggio POLO-CLIP HS. Un prodotto unico nel suo genere, per forma, materiali, e caratteristiche. Si tratta di un collare speciale che permette di sostenere tubazioni nei diametri da 75, 90 e 110 millimetri con una modalità di serraggio assolutamente rapida e sicura senza l’ausilio di alcun attrezzo. Il “bracciale” risulta particolarmente alto ed è realizzato in Polipropilene altamente resistente, mentre la superficie interna che va a contatto con la tubazione è realizzata in gomma con un design ad “alette” che ne favorisce l’elasticità in appoggio alla tubazione. Per ottenere un lavoro a regola d’arte, ogni collare di sostegno della colonna di scarico va posizionato ad una distanza di 10 volte il diametro del tubo.

È il sandwich che fa la differenza in cantiere!

Quando c’è da spiegare la qualità di POLO-KAL XS si può pensare a una scena come questa. Il sandwich è la similitudine più utilizzata, la più immediata, per rappresentare il principio di “massa/molla/massa” applicato ad un sistema di scarico. Tale principio è la soluzione tecnica ideale per isolare acusticamente, tanto più con materiali di elevata qualità come quelli impiegati nella produzione di POLO-KAL XS (Polipropilene e fibre minerali). Ma con POLO-KAL XS c’è molto altro! In cantiere, quando si posa POLO-KAL XS si guadagna almeno il 50% in più di tempo. Quindi la pausa per un sandwich può essere più lunga e -volendo- più sostanziosa.

xs  smusso tubo polo kals
Perché la posa di POLO-KAL XS fa guadagnare tempo e riduce gli errori?

Oltre alle proprietà fonoimpedenti, POLO-KAL XS è il primo prodotto per lo scarico ad utilizzare la tecnologia MONOTEC per la “giunzione ad innesto”. Si tratta di un speciale guarnizione che viene letteralmente stampata nel bicchiere del tubo o del raccordo POLO-KAL XS. Questa innovativa ed esclusiva tecnologia, consente di impedire l’amovibilità della guarnizione, quindi rendere estremamente sicura la posa. Inoltre la guarnizione di POLO-KAL XS ha una superficie, per così dire, “pre-lubrificata” quindi non richiede l’impiego di alcun lubrificante. Questo vantaggio permette di innestare tubi anche tagliati grossolanamente evitandone la smussatura, la pulizia e la lubrificazione per poterli innestare: tutto tempo guadagnato!

POLO-KAL XS: insonorizzato, sicuro, e facilissimo da installare

I livelli di rumorosità di POLO-KAL XS sono stati verificati e certificati presso il laboratorio Fraunhöfer di Stoccarda in accordo alla norma EN 14366. La particolare conformazione del bicchiere con guarnizione MONOTEC ha permesso di ridurne il suo diametro esterno e questo, a parità di diametro interno con tutti gli altri sistemi di scarico (necessario a garantire la corretta porta idraulica di deflusso), ha un ingombro più ristretto favorendo il passaggio in spazi angusti o comunque che richiederebbero una riduzione di diametro di portata. Cosa da evitare assolutamente per il corretto funzionamento del sistema di scarico! Questa innovazione adottata esclusivamente su POLO-KAL XS ha permesso di ottenere risultati di isolamento acustico molto performanti, seppur il sistema appaia “più leggero” nei confronti dello storico POLO-KAL NG. A tale proposito, i due sistemi sono compatibili tra loro e ciò garantisce una dotazione di figure e diametri tra le più ampie e variegati nel mercato degli scarichi insonorizzati

 

Attenzione a quali sostanze finiscono negli scarichi e a che temperature

La provenienza e la composizione chimica di detergenti e liquidi utilizzati per la pulizia, dovrebbe essere sempre a nostra conoscenza. Questo vale anche per altre “sostanze” che -a volte in modo improprio- possiamo scaricare negli apparecchi sanitari. Anche nel campo dei cosiddetti “disincrostanti” o dei liquidi “stura lavandini” possiamo trovare sul mercato prodotti che non fanno per nulla bene al sistema di scarico che trasporta i reflui. Considerato che nel 95% dei casi le reti di scarico all’interno degli edifici italiani sono realizzate in materiale plastico (Polipropilene – Polietilene – PVC Polivinilcloruro – ABS), ai fini della tenuta nel tempo, si deve tener conto anche della temperatura massima raggiungibile dai liquidi scaricati all’interno dei sanitari. Non abbiamo scritto il 100% sui materiali utilizzati per gli impianti di scarico, perché ancora possono essere attive reti di tubazioni realizzate 40/50 anni fa in ferro, piombo o gres.

Resistenza alle sostanze nocive e alle temperature

Spesso nei vasi wc vengono scaricate sostanze che dovrebbero subire differente smaltimento. Si preferisce il vaso wc per due ragioni: l’una legata all’igienicità, rispetto ad un lavello o a un bidet, e l’altra ragione legata alla maggiore portata di deflusso garantito dal diametro di scarico molto più grande (un diametro da 90 mm invece di un diametro da 40/50 mm. per lavelli, bidet, docce, vasche da bagno). Nel medio/lungo periodo, comportamenti di questo tipo possono arrecare danni irreparabili agli impianti di scarico, soprattutto se tali impianti sono stati realizzati con materiali poco resistenti. Pure la temperatura del fluido scaricato ha la sua rilevanza sul medio/lungo periodo. Basti pensare che l’acqua in ebollizione arriva a 100°C e quindi, ogni qual volta scoliamo la pasta nel lavello della cucina, mettiamo a dura prova la rete di scarico di casa.

Il polipropilene stratificato come materiale più resistente e performante

Tra le tante ragioni per le quali il PP Polipropilene è il materiale più utilizzato in Europa nella realizzazione di impianti di scarico, c’è anche la sua straordinaria resistenza alle molteplici sostanze e alle elevate temperature dei fluidi. Il BAMPLAST PP-TECH di Bampi resiste ad una temperatura massima di 95°C in flusso continuo con picchi sino a 98°C. Oltre alle sue doti di grande duttilità e rapidità nell’installazione, BAMPLAST PP-TECH può essere impiegato in ambienti (cucine industriali, laboratori, magazzini) nei quali, per esempio, si lavano pavimenti con sostanze particolari che per altri materiali plastici sarebbero off limits.   

Se messi alla prova, gli scarichi ULTRA SILENT, non temono confronti!

Nella scelta di un sistema di scarico idrico insonorizzato, ci si affida molto spesso alla valutazione -al quanto complessa- di certificazioni emesse da laboratori di acustica accreditati. Le condizioni di prova di questa laboratori, non sono simili tra loro e per lo più non si avvicinano per nulla ad una condizione reale d’installazione. Ciò induce in confusione e distrae colui che sceglie dall’obiettivo primario, ovvero garantire il rispetto del requisito acustico richiesto in opera in Italia. Quanto imposto dal Decreto di Legge del 5 dicembre 1997 sui Requisiti Acustici Passivi negli edifici, per gli impianti di scarico, è un valore da ottenere in opera: significa a edifico finito e abitabile. Tale valore deve essere stabilito da un Tecnico abilitato in Acustica secondo una precisa norma di riferimento e con strumentazioni e procedure ben precise. In sostanza, il certificato di laboratorio non è sufficiente dal mettere al sicuro gli operatori (costruttori, immobiliari, imprese di installazione, progettisti tecnici) da un’eventuale contestazione a seguito di collaudo acustico.

stratigrafia ultra silent
Serve un prodotto affidabile, dimensionato e posato a regola d’arte

Parrebbe un assioma, un principio del tutto evidente, ma non sempre è così! Nel caso di collaudi acustici eseguiti su impianti di scarico in opera, spesso si riscontrano livelli di rumorosità superiori al limite dei 35 decibel imposto dal DPCM 5/12/1997. Questo, nonostante un prodotto certificato e collaudato. Quindi, nel caso di scarichi idrici, quando si vuole ottenere un risultato conforme alle norme e soddisfacente sotto il profilo del comfort acustico, oltre ad un prodotto di qualità come ULTRA SILENT si deve considerare l’impianto come un sistema. E come tale, valutare il materiale e la sua composizione, i diametri, le figure, la portata e le pendenze, la ventilazione (pressioni e depressioni), i punti di contatto con gli elementi strutturali, eventuali materiali di desolidarizzazione, collari di allaccio a parete/solaio. Insomma, molteplici fattori determinano il risultato finale, tenuto poi conto della posa e delle eventuali imprevedibilità del cantiere.

POLO-KAL NG è omologato per lo scarico fumi in accordo alla EN 14471

Le doti fisiche e meccaniche -oltre alle straordinarie prestazioni fonoisolanti- di POLO-KAL NG hanno trovato applicazione anche nell’ambito dell’evacuazione dei fumi generati da caldaie a condensazione e nell’evacuazione delle condense prodotte dalle cappe cucina. Il sistema POLO-KAL NG FUMI copre un range di diametri da 110, 125 e 160 mm. in abbinamento a guarnizioni speciali in EPDM di colore nero ed è stato certificato CE da KIWA in accordo alla norma di riferimento EN 14471:2013+A1:2015. Per la corretta posa di POLO-KAL NG FUMI, si raccomanda di seguire attentamente le indicazioni riportate nelle Istruzioni d’installazione.

POLO-KAL NG sempre ai vertici tra i sistemi di scarico più apprezzati da installatori e progettisti

Nonostante il lockdown ed una situazione al quanto imprevedibile, nell’ambito degli impianti di scarico, anche nel 2020 POLO-KAL NG rimane la scelta più affidabile e, per certi aspetti, scontata! Quando si tratta di adottare un prodotto in grado di assicurare livelli prestazionali a prova di contestazione e, soprattutto, a prova di benessere abitativo, la decisione va su POLO-KAL NG. Con un’ampia e variegata gamma di diametri e figure, il sistema di scarico insonorizzato multifunzione POLO-KAL NG permette al progettista di garantire un’unica scelta tecnica per la realizzazione in sicurezza di molteplici impianti di evacuazione e trasporto di reflui all’interno e all’esterno degli edifci. E di questo, l’idraulico ne è assolutamente felice!