I dettagli come sempre fanno la differenza e in acustica ancora di più!
Parrebbe la solita frase ad effetto, ma per molti progettisti, costruttori edili e idraulici che sono “incappati” in una diatriba legale a causa di un mancato rispetto del requiato acustico imposto per legge, il dettaglio è quello che ha fatto una differenza enorme. Sotto il profilo giuridico, il mancato rispetto dei requisiti imposti dal D.P.C.M. 5/12/1997, è un vizio, un difetto, che pregiudica il valore di un immobile o addirittura il suo utilizzo. Nel caso degli impianti di scarico, là dove si registrasse l’inosservanza del requisito di legge (cioè si rilevassero rumori superiori ai 35 dB), è praticamente impossibile attuare una bonifica, ovvero un intervento tecnico che permetta di attenuare la rumorosità rilevata. Tanto è vero che dal 2001 in poi, in Italia, si sono susseguite un’infinità di cause legale che nella stragrande maggioranza dei casi hanno dato ragione alla parte lesa (il compratore/inquilino) arrivando ad emettere sentenze di risarcimento del 20% del valore di vendita dell’immobile. Quindi, la scelta tecnica del sistema di scarico non è un dettaglio da poco e la sua corretta progettazione e installazione potrebbero rivelarsi determinanti nella valorizzazione del bene immobiliare o nel suo deprezzamento.